
Analisi tattica: difesa perfetta ma che sofferenza
La chiave della gara nel nuovo 3-5-2 di Bollini
LECCE - La foto scelta non è casuale, è stata scattata a metà del 1° tempo quando il Lecce si è trovato a difendere portando tutti i suoi effettivi all'interno dei 40 metri della sua metà campo.
Una condizione che si è verificata a causa dello schieramento tattico scelto da Bollini, il 3-5-2, che di necessità ha dovuto fare virtù: fuori Moscardelli per squalifica, Miccoli infortunato e senza un vero attaccante di ruolo in rosa (neanche il bay della Berretti in panchina, Parlati, che pure lui è un esterno), il gol arriva grazie a una palla inattiva e all'imperioso stacco di testa del cenetrocampista Romeo Papini che da sempre tra le sue qualità ha anche questo tipo di giocate.
Tatticamente il tecnico giallorosso ha dovuto letterlmente inventare un sistema di gioco in grado di sopperire alle numerose assenze: il 3-5-2 è un autentica novità che non ha portato alcun giovamento al gioco offensivo, d'altro canto però è apparso spendidamente organizzato in difesa dove non ha concesso nulla al Benevento che non ha mai impegnato Scuffia, bravo a gestire l'ordinaria amministrazione.
Attacco - Discorso diverso per l'attacco, dove troppe volte abbiamo visto Doumbia crossare per Gustavo che non è dotato dei centimetri necessari per impensierire Celjak e Vitiello. L'esterno franco-maliano ha disputato una gara da premiare dal punto di vista dell'intesità ma assolutamentre da dimenticare per quanto riguarda l'interpretazione del ruolo di punta: sui suoi piedi ci sono state occasioni anche buone, fallite malamente.
Difesa - Nonostante le potenzialità dell'avversario dietro i giallrossi non hanno mai rischiato nulla: la diga a 3 formata da Diniz, Vinetot e Abruzzese, supportata da Beduschi e Lopez, ha dato solidità ad un reparto che ha retto bene anche negli ultimi minuti di gioco in cui il Benevento ha alzato il suo baricentro alla disperata rierca del pareggio. Davvero poca roba o polveri bagnate in casa sannita.
Scuffia - Merita un capitolo a parte, perchè debutta proprio nel turno di campionato più delicato; uscite tutte puntuali, tranne 1 al 90' particolarmente rischiosa (va fuori tempo). Per il resto dona serenità al reparto e tra i pali non soffre.
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