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SEMERARO, 80 CANDELINE E UN DESIDERIO: "se sto bene allo stadio a spingere il Lecce. ORA STIAMO UNITI"

L'intervista al Nuovo Quotidiano di Puglia dell'ex patron giallorosso

LECCE - 80 candeline appena spente e la speranza domani di essere al "Via del Mare".

Giovanni Semeraro ha parlato ai taccuini del Nuovo Quotidiano di Puglia, con una bella intervista di cui vi proponiamo qualche estratto.

Ora stiamo uniti - "E' nei momenti difficili che bisogna fare quadrato, non ci sono alternative se si vuole raggiungere l'obiettivo finale. In questo senso bisogna unire le forze, vengono chiamate in causa diverse componenti: squadra, società, allenatore, calciatori, tifosi e stampa che in determinate situazioni ha un ruolo importante. Unendo le forze si può riprendere il cammino interrotto a Caserta".

Niente drammi - "Non mi pare la fine del mondo perdere una partita, non mi risulta che il Lecce accusi un grande ritardo dalla vetta. Mi sembra una esagerazione quanto sta accadendo in questi giorni nell'ambiente giallorosso. A Caserta si poteva fare di più, magari non apportando modifiche, lasciando spazio ai giocatori-chiave. Spesso fare degli avvicendamenti può rivelarsi controproducente".

Mercato - "La squadra è stata rinforzata, con innesti mirati. Il Lecce ora è uno dei migliori organici della Lega Pro, sono convinto che si giocherà la promozione diretta sino alla fine".

Allo stadio - "Se la salute me lo consentirà, sì, certamente! In questa occasione ancora maggiormente dobbiamo sostenere la squadra. E' importante ripartire subito vincendo, riportare serenità all'ambiente. Con il sostegno di tutti sarà più facile, io ci credo e per questo sarò allo stadio".

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