
IL CALDO CHE UCCIDE. TRAGEDIA a MELPIGNANO: operaio stroncato da un malore nel capannone industriale
Cronaca ancora in 1° piano: il caldo fa una vittima nel Salento. Indagini in corso anche sulle condizioni di lavoro
MELPIGNANO - Si muore di caldo e di lavoro nel Salento.
L'ultimo drammatico episodio in questa estate rovente a Melpignano dove un cittadino siriano regolarmente residente a Maglie, un operaio di 49 anni, è morto stroncato da un arresto cardiaco all'interno di un'azienda nautica in cui stava lavorando, nella Zona Industriale.
L'uomo si è concesso una pausa nel lavoro quotidiano perché non si sentiva bene, si è recato in bagno per sciacquarsi, rinfrescarsi, quando si è accasciato improvvisamente colpito da un malore fatale.
Inutili i soccorsi dei colleghi e del 118, allertato immediatamente: ogni tentativo di rianimare l'operaio è stato vano.
Sul posto per le indagini i Carabinieri di Corigliano d'Otranto, della Compagnia di Maglie e i tecnici del servizio ispettivo sul lavoro e della ASL, per tutti i rilievi del caso. Il titolare della ditta, un 23enne di Galatina, è già stato sentito dalle forze dell'ordine.
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