
IL CARCERE PER CHI TOCCA UN ARBITRO. Trionfo dell'AIA, modificato il Codice Penale. ABODI e ZAPPI: "segnale ai violenti"
Modificato l'articolo 583 del Codice Penale: l'arbitro diventa pubblico ufficiale nell'esercizio della sua funzione
ROMA - Quando arbitra, nell'esercizio della sua funzione arbitrale, l'arbitro di una gara di calcio dal settore giovanile sino alla Serie A sarà un pubblico ufficiale.
E' il segno di civiltà a cui si è giunti con la modifica dell'articolo 583 del Codice Penale che dalla mezzanotte di oggi, quando entrerà in vigore nel nuovo testo, associa l'esercizio della funzione arbitrale a quella del pubblico ufficiale.
Ad annunciare la svolta sono stati il Ministro dello Sport Andrea Abodi, il Sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari e il Presidente dell'AIA Antonio Zappi.
Per chi aggredisce un arbitro le pene saranno le stesse di chi tocca agenti di pubblica sicurezza, compreso il carcere per i casi più gravi.
“E' un momento storico”, per Abodi e Zappi, “una giornata in cui la tutela dell'arbitro entra nel Codice Penale mettendo a frutto mesi di lavoro ed interlocuzione tra il Governo e l'AIA”.
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