News

"LECCE 'STRANIERO'? Logica conseguenza del mercato": Sticchi Damiani e Corvino rispondono sul tema "caldo"

Il Presidente del Lecce e il DS giallorosso rispondono a distanza alle polemiche sollevate sul Lecce "straniero"

LECCE - Con il calcio giocato di A fermo per gli impegni internazionali delle nazionali è tornato in auge il dibattito sugli eccessi di stranieri nelle rose italiane, alimentato e rilanciato anche dalle parole dell'ex DS della Juventus Luciano Moggi (CLICCA QUI PER LEGGERLO).

Per difendere l'operato della società giallorossa sono scesi in campo con alcune dichiarazioni il Presidente Saverio Sticchi Damiani e il DS Pantaleo Corvino: ecco le loro parole.

Lecce “straniero”, parla Sticchi Damiani - “Il calcio ha un mercato globale, soprattutto per una piccola. Difficile fare mercato sugli italiani degli altri, in prestito. Per noi non esiste prendere giocatori dalle big per formarli per poi restituirli. Non fa parte della politica del nostro club. Li prendiamo già giovanissimi? E' vero, ma è il mercato che ci mette in queste condizioni”.

Lecce “straniero”, parla Corvino - “Non c'è nessuna sindrome. Dovrebbero chiedersi invece i potenti del calcio perché mancano le potenzialità perché crescano ragazzi italiani forti. Prima si giocava solo a calcio, ora ci sono tanti sport con strutture migliori e management migliori che si prendono i ragazzi da quando sono piccoli. Da noi sono rimasti stadi in macerie e poca qualità. Noi andiamo a prenderci gli stranieri per necessità. Per prendere uno buono io vado sino a Capo Horn”.

Commenti

Il calcio è strano, a uno così lo fanno ancora parlare. MOGGI (radiato a vita): "se il Lecce gioca con solo stranieri la Nazionale andrà sempre peggio"
E' SEMPRE KRSTOVIC! Il bomber è scatenato: impegno europeo con un gol buono e uno annullato dalla Sala VAR