LECCE - Passaggio obbligato in Sala Stampa a fine stagione, come è prassi per il ruolo oltre che per la visibilità del singolo elemento, per il capitano del Lecce Morten Hjulmand che ha parlato ai giornalisti dopo questo Lecce-Bologna 2-3. Ecco le sue parole.

Salvezza - “Le emozioni sono state tante. Abbiamo capito e visto da vicino cosa vuol dire per i leccesi salvarsi in A, quanto conta. E' stato emozionante essere in campo, anche se non sono mai contento di perdere”.

Bilancio stagionale - “Io uno dei ‘rubapalloni’ migliori della A? I numeri mi piacciono, sì, ma la mia aspettativa a inizio stagione era comprendere se posso essere in grado di sentirmi calciatore a questi livelli. Vorrei giocare ancora tanto in A”.

Due anni a Lecce - “Ho imparato tanto, tatticamente e tecnicamente, con Corini e con Baroni. Devo ringraziare tutti”.

Momenti - “Può capitare che ci siano momenti difficili nelle stagioni così lunghe e logoranti. Abbiamo fatto fatica a fare gol, si vedeva, ma l'atteggiamento giusto l'abbiamo sempre avuto. Nella sconfitta con il Napoli in casa, paradossalmente, ho capito che in A potevamo starci a pieno diritto, per come eravamo maturati”.

Copertine stagionali - “Con l'Inter al debutto l'emozione più bella, ero emozionatissimo, con lo stadio pieno, la fascia di capitano e una squadra di fronte che ora si sta giocando la Finale di Champions League. E' stata la partita più bella per me. A Monza è stato diverso, è stato come un film, dieci minuti finali incredibili…”.

Crescita personale - “Mi manca il gol… A parte gli scherzi devo migliorare. A livello personale penso a lavorare su questo”.