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COSA DICE IL CODICE DI GIUSTIZIA SPORTIVA? Per la Juventus l'ultimo reato contestato si porta 3 IPOTESI DI CONDANNA. Eccole

I bianconeri potrebbero finire anche in Serie B a seguito dell'ultima inchiesta che in Procura Federale sta marciando in tempi record

ROMA - La Procura Federale della FIGC ha chiuso le indagini sulla “manovra stipendi” della Juventus, oggetto in questi mesi di approfondimento giuridico-sportivo da parte del Procuratore Capo Chinè.

Secondo il dossier dell'accusa la società bianconera avrebbe intrattenuto scritture private sugli stipendi, rapporti non trasparenti con agenti, partner e sponsor, tanto da essere sleale nei confronti delle altre concorrenti al campionato e dunque tanto da mancare al dovere di lealtà sportiva.

E proprio nell'atto finale di citazione e deferimento alla Juventus è contestato l'articolo 4.1 del Codice di Giustizia Sportiva, il “principio della lealtà sportiva” per cui la “Signora” del calcio italiano dovrà difendersi da un impianto accusatorio complesso e ricco di prove (almeno stando a quanto fatto trapelare dalla Procura Federale).

La Juventus, già destinataria di 15 punti di penalizzazione per la vicenda plusvalenze fittizie, a norma precisa di regolamento rischia una tra queste 3 pene: una forte ammenda economica, una forte penalizzazione in termini di punti o anche (a seconda della gradazione della gravità delle accuse qualora saranno provate) la retrocessione all'ultimo posto della classifica dell'attuale campionato di Serie A.

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