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D'AVERSA: "non abituiamoci alla sconfitta. Approccio e voglia di riscatto: così torneremo a fare punti"!

Le parole del tecnico del Lecce alla vigilia di questo Lecce-Sassuolo di domani sera

LECCE - Alla vigilia di questo Lecce-Sassuolo di domani alle 20.45 al “Via del Mare” ha parlato come sempre alla stampa il tecnico del Lecce Roberto D'Aversa.

Ecco le sue parole, qui in questa ampia sintesi scritta, sotto nella video-intervista completa.

Analisi dell'avversario - “Con il Monza hanno perso, potevano anche vincerla, questione di episodi. Lo stesso con il Frosinone, poi hanno fatto invece due grandi imprese con le big del campionato. Hanno grandi individualità, Berardi, Laurienté, Bajrami, giocano con intensità e in queste gare serve un grande Lecce per fare punti”.

Palle alte: il problema - “Sicuramente uno alto 1 e 72 non posso farlo allenare per diventare 1 metro e 86…, ma si può migliorare su altro. Dobbiamo lavorarci tutti se prendiamo tanti gol così. Bisogna innanzitutto essere più determinati e concentrati”.

Calendario - “Le due sconfitte consecutive potevano essere preventivabili, non possiamo di certo gestire il calendario che ci ha messo di fronte queste squadre. Adesso giochiamo contro una avversaria che ha giocato due giorni dopo di noi, dobbiamo metterci del nostro, l'atteggiamento giusto. Poi sì, è vero, non ci hanno voluto bene: senza polemizzare o cercare alibi non riusciamo a fare una settimana tipo, con un calendario così è come se facessimo pure noi le coppe europee”.

Il morale - “Non era certamente altissimo dopo la sconfitta con il Napoli, ma bisogna essere equilibrati. Di una cosa sono certo: non dobbiamo abituarci mentalmente alla sconfitta”.

Miglioramenti - “Gli ultimi metri sono aspetti in cui un tecnico può lavorare. Con la Juventus ci siamo preclusi tanto, con il Napoli si è creato ed è mancata la scelta giusta. Stiamo lavorando su questo, sul fare la scelta giusta”.

Scelte di formazione - “Le scelte su Oudin e Sansone, per esempio, sono dipese sempre dal loro stato di forma, poi il resto dalla partita che si vuole andare a fare. Non posso dire quelle di domani per non dare vantaggi a nessuno”.

Giovani - “Con gli ex della ‘Primavera’ andiamoci piano, non li carichiamo di responsabilità. Se sono qui non è per gratitudine per uno Scudetto vinto, ma perché l'hanno meritato col lavoro. Non basta vincere uno Scudetto giovanile per essere pronti per la A, comunque… Dorgu è uno più pronto, Berisha meriterebbe di giocare ma ci sono tanti davanti. Vale anche per altri”.

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