
BRESCIA: fine della storia dopo 114 anni. Pagano e piangono i tifosi, CELLINO SCAPPA VIA
Il Presidente delle "rondinelle" ha portato la società al fallimento: nessun pagamento degli stipendi né dell'iscrizione al prossimo campionato
BRESCIA - Massimo Cellino ha deciso: al Brescia sarà staccata la spina, finisce la storia delle “rondinelle” dopo 114 anni di calcio.
Il Presidente dei lombardi non ha rispettato la scadenza di oggi per il pagamento degli stipendi a dipendenti e calciatori, né ovviamente ha pagato i contributi richiesti dalla Lega di Serie C per iscrivere la squadra al prossimo campionato.
Nel complesso il Brescia fallisce per 9 milioni appena, 3 milioni di Euro di rateizzazione con Agenzia delle Entrate e altri 6 di debiti vari.
Niente che sembrerebbe insormontabile per un tessuto industriale come la Lombardia, eppure alla finestra per l'acquisto del Brescia non si è fatto avanti nessuno, anche per volontà stessa di Cellino di chiudere a tutti le porte di ogni trattativa, quasi a voler far “morire” la società che da tempo aveva contro la piazza e la tifoseria più “calda”.
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