
IL TEMA. Come sono andati gli ultimi 20 anni del Lecce. Un tuffo nei ricordi
Ecco un passaggio su tutti i momenti chiave dei giallorossi in questi ultimi decenni
Non c’è una squadra più simbolo del Salento calcistico rispetto al Lecce, specie perché durante il corso degli anni duemila ha attraversato la massima serie con fortune alterne, oscillando tra le promozioni più esaltanti e le retrocessioni dolorose.
All’interno di questo periodo di tempo, però, il Lecce ha lasciato dietro di sé un marchio riconoscibile grazie a un calcio che riuscita a essere contemporaneamente coraggioso e spettacolare, avendo anche un forte legame con tifosi e territorio. Se nelle scommesse oggi il Lecce lo troviamo anche abbastanza stabilmente in serie A, il merito è del percorso che è stato fatto, tra grandi giocatori, allenatori coraggiosi e grandi colpi di sfortuna.
Arrivare in cima…
La presenza del Lecce in serie A durante gli anni duemila comincia con la stagione 2004-2005, con in panchina Zdenek Zeman. Il tecnico boemo, arcinoto per aver cesellato un gioco spregiudicato, mise in mostra con il Lecce strategie estremamente divertenti e rischiose, arrivando a segnare 66 gol a fronte di 73 palloni subiti; questa strategia, però, pagò in quanto permise alla squadra di arrivare alla salvezza direttamente alla decima posizione. Tutti questi numeri furono possibili grazie a quattro giocatori particolarmente interessanti: Valeri Bojinov, Mirko Vucinic, Marco Cassetti e Vincenzo Sicignano, quest’ultimo portiere di buna caratura. I talenti di questi giocatori ben si adattavano alle richieste del mister, che chiedeva loro di essere perennemente in attacco e il risultato alla fine della fiera pagò, tanto da venir citata per gli anni successivi tra le squadre offensive più divertenti e interessanti mai viste all’interno del contesto della serie A.
Negli anni successivi il Lecce alterna stagioni in A a stagioni in serie B, con una retrocessione nel 2005-2006 seguita poi, un paio d’anni dopo, nel ritorno alla massima serie grazie a Giuseppe Papadopulo che però non riesce a mantenere elevate le prestazioni della squadra. Nel 2010/2011, complici anche giocatori come Daniele Corvia e Ganni Munari, il Lecce torna in serie A seppur annaspando, tanto da riuscire a ottenere la salvezza all’ultima giornata per il ludibrio dei tifosi. Questi sono anni di transizione, prima della retrocessione in Lega Pro Prima Divisione a causa della mala gestione della squadra. A oggi il periodo vede il suo picco di massimo interesse nel derby pugliese, vinto dal Lecce a Bari contro ogni aspettativa.
… e combattere per rimanerci!
La rinascita del Lecce si può contestualizzare nel 2018, quando sotto la guida di Fabio Liverani, i giallo rossi riescono a centrare la promozione in serie B per poi farsi promuovere nuovamente l’anno successivo, ritornando in serie A dopo 7 anni di assenza nella stagione 2018-2019. Sebbene la stagione successiva vedrà l’ennesimo passo indietro, la squadra sembra essere sulla strada giusta per la costanza e il club si riorganizza rapidamente, puntando sulla continuità gestionale e sull’avere una rosa di giocatore giovane e tecnica. Nella stagione 2021-2022 con Marco Baroni in panchina il gruppo e la squadra ritorna in serie A, complici anche i diversi talenti coltivati nel vivaio della squadra. Dal 2022 in poi la squadra è rimasta stabilmente in serie A, distinguendosi di volta in volta per la sua capacità di valorizzare le giovani promesse grazie al buon lavoro del direttore sportivo Pantaleo Corvino.
Per quanto non sia tra le squadre più chiacchierate nelle previsioni presenti nel Betfair blog e sulla piattaforma betfair in generale, il Lecce è una squadra che si è sempre saputa far voler bene, diventando una delle realtà più interessanti e sostenibili del calcio Italiano!
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