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IL LECCE HA DECISO! Se BARONI dice "no" al rinnovo 3 CANDIDATI ALLA PANCHINA. Scopriamone storia, moduli, dettagli

Ecco i profili che Corvino e Trinchera hanno individuato per non restare con il cerino in mano in caso di rifiuto di Baroni al rinnovo

LECCE - L'Area Tecnica del Lecce ha chiuso il cerchio: in caso di gran rifiuto al rinnovo da parte di Marco Baroni le alternative per la panchina del Lecce sono Roberto D'Aversa, Andrea Pirlo e Paolo Vanoli.

Si stringe attorno a questi 3 nomi, la rosa dei successori del tecnico toscano alla guida del Lecce da due anni ma poco propenso ad un rinnovo di corto respiro, di una sola altra stagione. Certo, la Serie A attrae Baroni e dire “no” al Lecce vuol dire automaticamente perderla, ma sull'altro piatto della bilancia il mister della salvezza giallorossa potrebbe consolarsi con una crescita di ingaggio e una piazza “forte” della B da guidare (Spezia, Sampdoria, Bari).

Ma veniamo al Lecce e pensiamo al Lecce.

In caso di gran rifiuto di Baroni come detto i nomi in campo restano 3.

Roberto D'Aversa è la continuità tecnica, il 4-3-3 che in fase di non possesso è un 4-5-1 molto stretto. Ex centrocampista, da allenatore salva il Lanciano in B al debutto appena lasciato il calcio, poi viene esonerato l'anno dopo a metà stagione. Arriva la cavalcata con il Parma, dalla Serie C alla Serie A, poi 20 punti in 22 partite alla Sampdoria prima di un altro esonero.

Ad affascinare il Lecce c'è però anche l'ipotesi Andrea Pirlo, Campione del Mondo di Germania 2006, bene al debutto in panchina con la Juventus con due coppe portate a casa (SuperCoppa Italiana e Coppa Italia), prima di una stagione turca, quella appena terminata, con il Fatih Karagumruk, tutta vissuta a metà classifica con una coincidenza numerica: 11 vittorie, 11 pari e 11 sconfitte in campionato.

Pirlo non è un integralista, il suo 4-3-3 è definito “fluido” dagli esperti perché cambia sempre in base agli avversari.

In caso di cambio tattico più radicale Corvino ha pronta la carta Paolo Vanoli, ex difensore e tecnico del “miracolo” Venezia della seconda parte di campionato, quella con Vanoli in panchina al posto dell'esonerato Soncin. 40 punti in 26 partite, bel calcio, 8° posto incredibile e qualificazione ai play off Serie A.

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