
E' Gustavo il segreto del 3-5-2 di Bollini
Il giovanissimo cursore offensivo il migliore degli acquisti
LECCE - Bollini è un tecnico che sta imparando ad adattarsi ai campionati senior, dopo anni di giovanili ad altisimo livello. E così nelle ultime giornate l'ex allenatore biancoceleste, obbligato anche dalla squalifica di Moscardelli, si è dovuto inventare una nuova soluzione tattica, il 3-5-2, un modulo che a Lecce abbiamo amato con Cosmi: in quella squadra giocava un certo Cuadrado, che oggi veste la maglia del Chelsea di Mourinho. In Lega Pro la musica è cambiata, come i nomi, però il modulo è lo stesso, con qualche variazione sul tema.
In fase di non possesso del pallone la difesa è in linea a 4 o a 5, per consentire copertura del campo in ampiezza: grande lavoro per gli uomini di fascia, Lopez e Beduschi.
Quando c'è da pressare questo duro compito spetta invece a Salvi e Papini. Ciò consente alla squadra di approfittare di molto più spazio alle spalle della difesa avversaria, da sfruttare in caso di riconquista del pallone.
Quando invece c'è da ripartire forte e creare la superiorità numerica è decisivo l'estro e l'imprevedibilità del giovane Gustavo, che palla al piede quando parte è evidentemente di potenziale categoria superiore.
Ovviamente ci sono elementi che invece in questo sistema "ci perdono", come Mannini che non ha gli stessi spazi per sfruttare la falcata o Miccoli che a causa anche degli acciacchi non ha nelle gambe la brillantezza necessaria per girare a tutto gas con questo sistema di gioco. Rovesci della medaglia degli esperimenti del "laboratorio-Bollini".
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