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ZERO IN TUTTO. Un Lecce SENZA PERSONALITA' e IMBARAZZANTE mette il pallino della A in mano alle altre. La cronaca

Nel giorno che doveva segnare una svolta importante in classifica in chiave promozione i giallorossi perdono testa e tranquillità. Ecco come è andata

REGGIO CALABRIA - Un Lecce in chiaro difetto di personalità va a Reggio Calabria come se fosse una giornata qualunque, senza coltello tra i denti e non trova un tiro in tutta la partita. Le statistiche, che tanto appassionano il taccuino di Baroni, dicono che nei cento minuti più importanti della stagione giallorossa la voce “tiri in porta” riporta lo zero assoluto (per le statistiche la traversa di Strefezza a inizio ripresa è appunto una traversa, non un tiro in porta). Finisce 1-0 meritatamente per gli amaranto, decisamente più concreti, meno inutilmente narcisisti.

Voglia di esperimenti - Alla 35' giornata Baroni ha voglia di cambiare, si affida agli ectoplasmici Barreca e Helgason (i peggiori in campo per distacco), lasciando in panchina Gallo soprattutto che bene aveva fatto nell'ultimo mese. C'è Bjorkengren, che al 19' non se la sente di tirare in porta nel cuore dell'area e lascia sfilare un pallone che poi i giallorossi sprecano. La “sveglia” dovrebbe essere l'auto-traversa di Coda alla mezz'ora (di testa il bomber corregge nella sua porta un calcio di punizione di Di Chiara), ma il Lecce davvero non ha uno straccio di idea per dare un senso alla sua partita. Si arriva a fine primo tempo con Lombardi che trova Gabriel bravo con i piedi e poi con Folorunsho che porta in vantaggio gli amaranto: penetrazione di Kupisz, tiro respinto da Gabriel ma apparecchiato sulla linea di porta per Folorunsho che deve solo appoggiare il pallone dentro.

Traversa e… basta - Nel secondo tempo ti aspetti un Lecce con il fuoco addosso e Strefezza quasi te lo lascia immaginare: subito traversa dell'italo-brasiliano che “esplode” un destro sul legno lungo difeso da Turati. Ma il fuoco si è già spento un attimo dopo. Hjulmand come Bjorkengren nel 1° tempo non tira nel mezzo dell'area e cerca un tunnel inutile perdendo una grande occasione, prima che Di Mariano e Bianchi si aggancino sempre in area, ma senza intervento falloso. Sugli sviluppi Rodriguez Delgado, entrato da qualche istante, cerca l'assist per Coda tutto solo, ma l'ultima gamba della difesa della Reggina generosamente cambia traiettoria al pallone e salva tutto. Le ultime occasioni sono per Coda a dieci dalla fine (esterno della rete a portiere battuto, dopo un'uscita maldestra di Turati) e nel recupero (calcio di punizione alzato in angolo dalla barriera), in mezzo a un Lecce imbarazzante senza personalità che non trova il barlume di una giocata lineare. Ora il pallino della Serie A passa di nuovo in mano ad altri.

TABELLINO

REGGINA - LECCE 1-0

Marcatore: Folorunsho al 45' p.t.

Reggina (3-5-2): Turati; Cionek, Amione (dal 32' s.t. Giraudo), Loiacono; Lombardi (dal 24' s.t. Montalto), Bianchi, Crisetig, Kupisz (dal 24' s.t. Adjapong), Di Chiara; Rivas, Folorunsho (dal 28' s.t. Ejjaki). Allenatore Stellone.

Lecce (4-3-3): Gabriel; Calabresi, Tuia, Lucioni, Barreca (dal 12' s.t. Gallo); Helgason (dal 12' s.t. Rodriguez Delgado), Hjulmand, Bjorkengren (dal 35' s.t. Gargiulo); Strefezza (dal 35' s.t. Ragusa), Coda, Di Mariano (dal 25' s.t. Asencio). Allenatore Baroni.

Arbitro: Fourneau di Roma 1 (Capaldo-Fontemurato, IV Ufficiale Madonia, VAR Dionisi, AVAR Pagnotta).

Note: ammoniti Hjulmand, Bianchi, Amione, Crisetig e Rivas, angoli 1-2, recupero 2' p.t., 6' s.t.

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