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Dall'Eccellenza alla A: in 25 anni ha cambiato la storia degli speaker sportivi italiani. CATANIA PIANGE STEFANIA

E' morta la speaker storica del Catania: alla sua voce sono legati i ricordi più belli del calcio etneo

CATANIA - Molto più che una speaker o una dipendente della società. Una voce talentuosa, potentissima, capace di portare nel calcio italiano un modo di raccontare le emozioni di un gol allo stadio simile a quello delle grandi voci dei palazzetti del basket NBA, del rugby o del football americano.

Per 25 anni, dall'Eccellenza Sicilia alla Serie A. Oggi copiata da tutti, scopiazzata da uomini e donne che cercano solo urlando di trasmettere le sue emozioni.

Non urlava e basta, invece, Stefania Sberna, la 54enne giornalista catanese che oggi ha chiuso gli occhi e perso la sua battaglia contro un male incurabile.

Solo nelle ultime settimane, quelle peggiori, aveva lasciato il suo posto al “Cibali": per 25 anni speaker del Catania, un quarto di secolo dalla polvere dei fallimenti alla Serie A con Mascara, Lodi, Maxi Lopez, Simeone in panchina e tanti altri.

L'ha inventato lei il modo di esultare e coinvolgere il pubblico che ancora oggi va di moda negli stadi italiani: “per il Catania ha segnatooo…”, seguendo col solo nome di battesimo il calciatore autore del gol, per coinvolgere il pubblico del “Cibali”, chiamato a rispondere con il cognome in decine di migliaia di voci all'unisono.

Il Consiglio Comunale di Catania ha dedicato un minuto di raccoglimento per la morte della giornalista catanese, che sarà ricordata dal Catania con un minuto di silenzio chiesto alla Lega Pro prima di Catania-Cavese, mentre sui social è partita la campagna di migliaia di tifosi per intitolare la Tribuna A o anche solo la Tribuna Stampa alla Sberna, inserendo anche il suo ritratto nel mega-murales degli uomini che hanno fatto la storia del Catania e che circonda lo stadio “Cibali”.

Non una speker qualunque, ma una tifosa di grandi sentimenti, molto amata dal tifo rossoblù.

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