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Analisi tattica: Lecce "iper-aggressivo"

Partita subito in discesa


LECCE - Descrivere tatticamente una partita che praticamente non si è giocata è come raccontare qualcosa che non è ancora accaduto. Tutto facile, per il Lecce.

Le scelte iniziali sono semplici, Bollini opta, come di consueto, per il 4-3-3 con il tridente formato da Doumbia, Moscardelli e Mannini. La formazione campana è veramente poca cosa e si scioglie come neve al sole. Lo stato di grazia di Lopez e Doumbia ha messo in crisi completa la difesa isolana, giunta in Salento con la retroguardia in vacanza. I 2 gol che mettono in ghiaccio la partita arrivano tutti dalla destra, segno delle lacune strutturali dell'Ischia. Nel 1° c'è da sottolineare l'aggressività dei giallorossi verso il portatore di palla avversario, mentre nel 2° gol sono più i demeriti della difesa di mister Maurizi che il resto.

L'espulsione nei minuti finali del 1° tempo toglie eventuali speranze (minime) di rientrare in partita agli ospiti, tanto che il Lecce del 2° tempo va avanti col pilota automatico e ascolta i risultati dagli altri campi comodamente seduto sul proprio vantaggio.

Resta l'interrogativo più pesante: come ha fatto il Lecce a perdere con l'Ischia all'andata? Probabilmente una delle peggiori squadre viste in Lega Pro in questi anni a Lecce.

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