ISERLOHN - Dopo la figuraccia storica di Euro2024 il CT Spalletti e il Presidente Federale Gravina si giurano amore eterno, andranno avanti, dicono, per un “ciclo nuovo, pronto a partire con giocatori motivati e politiche per i vivai”.

I 2 hanno parlato al termine della spedizione azzurra in Germania, smentendo anche media autorevoli che parlavano di dimissioni nella notte.

Nulla di tutto questo, il Presidente federale in sella oramai da 6 anni e il Commissario Tecnico fresco di nomina dopo la fuga di Mancini in Arabia Saudita restano al loro posto.

“Abbiamo dei limiti oggettivi di rosa e di elementi di una certa qualità", ha esordito Gravina tracciando un bilancio di questo Europeo fallimentare, “ma non possiamo attribuire al CT colpe superiori alle sue, personali, che pure avrà come tutti. Dobbiamo ripartire con un ciclo nuovo, con l'obiettivo del Mondiale che ci deve riunire forti attorno alla Federazione e al calcio italiano. Non mi sento di interrompere un lavoro di pochi mesi, i 9 che Spalletti ha avuto per costruire questa spedizione”.

“C'è bisogno di tempo e partite”, ha nuovamente sentenziato Spalletti restando sulle stesse frequenze che aveva tenuto ieri in Sala Stampa a Berlino dopo il tonfo con la Svizzera, “certamente andremo a lavorare su un gruppo nuovo che possa prendersi la responsabilità del prossimo biennio azzurro”, ha spiegato il tecnico che poi ha chiosato: “non avete visto il miglior Spalletti, è ovvio, ma siccome resto state certi che lo vedrete”.