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STICCHI DAMIANI, IL POST CON LA DEFINIZIONE DI CALUNNIA: giù le mani dal Lecce, chi osa farlo dovrà pagare

Al termine di una giornata tesa, lunga e dura, arriva il raggio di sole davanti agli occhi dei tifosi

LECCE - E' stata una giornata durissima, lunga e durissima, lo sappiamo tutti. Ancor più interminabile dal pomeriggio in poi, quando fantasiose ricostruzioni, versioni affidate a pregiudicati e delinquenti abituali hanno viaggiato sui social provando a raggiungere con i loro schizzi di fango anche il Lecce.

Una giornata di tensione da tagliare a fette, al termine della quale con un post significativo il Presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani ha estrapolato dal dizionario on line il significato di “calunnia” (FOTO SOPRA).

Un sospiro di sollievo, anche per chi conosce meno degli altri la società giallorossa, questo Lecce invidiato da tutta Italia.

Questo Lecce con i bilanci così trasparenti che potrebbe proporsi alla quotazione in Borsa, per la loro pulizia, questo Lecce che mentre tutta Italia pompava di plusvalenze fittizie gli strumenti finanziari andava avanti con le sue gambe.

Questo Lecce in cui il suo Presidente si è beccato le teste di maiale sotto casa, le intimidazioni, per aver ripulito il “Via del Mare” dai compromessi e dalle presenze di aziende o personaggi legati al mondo della criminalità, dalla gestione dei parcheggi abusivi, da tutto.

Questo Lecce che è assolutamente al di fuori di una storia che sta trascinando nel fango mezzo calcio italiano, ma il Lecce no. Appunto: il Lecce no. E la società giallorossa è pronta a denunciare chiunque osi associare il nome del Lecce e dei suoi dirigenti a questo squallore di calcio misto a criminalità organizzata.

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