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CALABRESI, L'ORGOGLIO DI UN FIGLIO: "sto rendendo felice papà, questo è il mio riscatto personale"

Le parole del terzino destro del Lecce, a Monza (almeno secondo noi) il migliore in campo dei giallorossi

28.02.2022 17:53

LECCE - Arturo Calabresi è stato uno dei migliori del Lecce ieri nel successo sul campo del Monza.

Al rientro della squadra nel Salento ha parlato in Sala Stampa. Ecco le sue parole, qui in questa ampia sintesi, sotto nella video-intervista integrale.

Grande prova di forza - “Sono contento per la prestazione di tutti, è stata una delle migliori stagionali, anche dal punto di vista caratteriale, di costanza nella lettura della partita. Siamo stati vicini alla perfezione. Sul piano personale sto giocando di più e mi aiuta, sono soddisfatto, ricoprire più ruoli mi agevola pure, ma cerco di dare il massimo anche durante la settimana, trasmettendo qualcosa ai ragazzi giovani. E' sempre stata questa la mia forza”.

Duttilità - “Poter giocare in più ruoli è stato un aspetto ricorrente della mia carriera, anche se da tre anni mi alleno e gioco da esterno, dunque è ovvio che lì mi senta più sicuro. Fare il centrale è dispendioso mentalmente, devi tenere dei meccanismi precisi. Con l'Ascoli sarà assente Lucioni per squalifica, vedremo dove mi metterà l'allenatore… Sono pronto a tutto”!

Dolore fisico, il concetto - “Baroni vi ha detto in Sala Stampa che dopo ogni sconfitta avverte del dolore fisico e ci trasmette questo dolore. E' bravo in questo, quando perdiamo dobbiamo bruciare dentro, ha ragione. Mi emoziono sempre, complessivamente, quando lo sento parlare di me, è una cosa che mi riempie d'orgoglio essere portato ad esempio. Ho passione per questo sport, so che siamo fortunati e dunque bisogna allenarsi, sempre, lavorare duro, essere di esempio per i giovani”.

Famiglia - “Sono felice perchè in questo periodo finalmente sto rendendo felice e orgoglioso papà, un fatto bellissimo per me. Quando ho segnato in Coppa Italia contro la Roma era lì, con mia madre, i miei fratelli, tutti i miei amici. Mi hanno raccontato che è rimasto zitto novanta minuti, dentro avrà avuto mille emozioni... E' contento di avere un figlio che si sta prendendo le sue rivincite con la maglia del Lecce, finalmente un momento bello per la mia carriera”.

Primato - “La classifica la guardiamo, sarebbe stupido dire il contrario. Io sono felice di vedermi primo e non voglio mollare l'osso”.

Ascoli - “Abbiamo giocato otto partite in venti giorni e non è ancora finita. Dobbiamo stringere i denti, eliminare la stanchezza mentale, recuperare energie e pensare a riscattare la sconfitta interna con il Cittadella".

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