
Ripartire guardandosi le spalle
Sul cammino tante insidie
LECCE - Il tecnico giallorosso Bollini nell'ultima giornata ha scoperto cosa vuol dire la parola sconfitta tra i professionisti, al termine di una gara che poteva anche finire in pareggio ma che il Lecce non ha mai avuto l'impressione di dominare o portare sulla strada del successo.
Lo dice il tecnico alla fine dell'incontro: "il terreno di gioco non ha favorito il nostro possesso palla", ma non può essere solo questo il motivo. Il gol dei padroni di casa è un mix tra la bravura degli attaccanti rossoblu e uno stato di narcolessia misto ad un effetto bostik che Caglioni ha avuto sulla linea di porta.
E adesso che cosa succede? Dimentichiamoci, assolutamente, gli ultimi sogni pazzi di 1° posto (oramai è un campionato a parte), giochiamo per il gradino più basso del podio, il 3° posto, che consente comunque un accesso meno drammatico ai play off. Con un occhio allo specchietto retrovisore, dove l'incredibile Matera e il solido Foggia sono pronte a farci lo scherzetto, senza dimenticare la Casertana che ora ci appaia in classifica, la maggiore insidia.
Venerdì sera il Lecce di Bollini dovrà dare risposte: con la Juve Stabia si capiranno realmente le potenzialità future di questa squadra, ma anche il grado di reazione alle sconfitte e alle difficoltà maturate a Caserta.
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