VICENZA - Sono nell'ordine di 250 circa, i biglietti acquistati a prezzi popolari dai tifosi del Vicenza in questi giorni di prevendita e rivenduti a tifosi del Lecce con la formula del “cambio nominativo”, regolamentata e garantita dal circuito di vendita dei tagliandi casalinghi del Vicenza. Al massimo con qualche piccola “cresta” sul prezzo che ha fatto felici anche i tifosi biancorossi che hanno realizzato una piccola plusvalenza alla faccia della loro stessa società che avrebbe voluto “ghettizzare” i leccesi, tenerli lontani dal “Menti”. Missione fallita.

Nessuna irregolarità, ma un escamotage bello e buono che possiamo rivelarvi soltanto adesso a pochi minuti dall'ingresso in campo delle due squadre.

Una scelta a tutela di quanti hanno acquistato il titolo di ingresso allo stadio, del tutto regolarmente, ma che potevano finire sotto la lente di ingrandimento di maggiori controlli nell'immediato pre-partita.

Risultato finale? L'unica ad uscire con le ossa rotte da questa settimana surreale sembra essere la società biancorossa, presa per il culo e raggirata anche dai suoi stessi tifosi a cui ha regalato questa stagione costantemente sul fondo della Serie B.

Ma ricostruiamo ulteriormente tutto con qualche succoso dettaglio.

La società del patron Rosso, desiderosa di tenere fuori dal “Menti” i tifosi del Lecce, non avrebbe fatto i conti con Telegram, Instagram, Facebook e con i forum, dove è stato semplice per molti leccesi “agganciarsi” ai vicentini per acquistare un tagliando in un settore diverso rispetto a quello Ospite, a nome di un qualunque tifoso biancorosso. Che poi nel pre-partita ha ceduto la titolarità del suo biglietto a un leccese, con il “cambio nominativo”. Tutto in regola.

Quando passa il carrarmato del tifo giallorosso, evidentemente, a Vicenza non si sono resi conto che non c'è reazione stizzita o sfregio che tenga. Si trova sempre un'altra strada per inseguire il proprio amore…