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DASPO A VITA e STOP ALLE TRASFERTE, anche per chi non è violento. PIANTEDOSI valuta la "stretta" al mondo ultras

Il Ministro dell'Interno del Governo Meloni, un ex Prefetto "di ferro", pensa a soluzioni drastiche per arginare la violenza

ROMA - Il Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi immagina anche il ricorso a soluzioni estreme per estirpare alla radice pure soltanto l'eventualità di nuovi incidenti tra ultras, dopo la battaglia sull'Autostrada del Sole tra curva romanista e napoletana.

L'esponente del Governo Meloni, un passato da Prefetto “di ferro”, particolarmente rigido, lo ha fatto chiaramente intendere in alcune dichiarazioni rese alle agenzie di stampa. Eccone un ampio stralcio.

Piantedosi pronto a fermare i viaggi ultras: le sue parole - “Vietare le trasferte a tutti è una ipotesi sul campo, una ipotesi che il quadro normativo ci consente, non limita nessuna libertà personale essendo una forma restrittiva circoscritta allo spettacolo calcistico di quei 90 minuti. Nei prossimi giorni incontrerò i vertici della Lega Calcio, ma anche i miei riferimenti, quelli di Polizia. Le mie istruzioni saranno indirizzate verso provvedimenti improntati a massima precauzione, se dunque serviranno anche quelli drastici allora li prenderemo. Per quanto riguarda alcune frange del tifo o alcuni violenti che tornano troppo spesso a essere presi e ripresi dalle forze dell'ordine dobbiamo anche iniziare a pensare a forme di divieto dagli stadi che siano a vita, per sempre. I violenti devono restare fuori dagli stadi e dai percorsi che portano in trasferta i tifosi per sempre”.

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