
C'è un Bogliacino in più: che bel problema!
Una nuovo modulo per Mariano?
LECCE - Quale allenatore di Lega Pro può vantare di avere in rosa un giocatore che ha totalizzato 352 presenze tra i professionisti, molte di queste in Serie A con la maglia del Napoli, e che oggi per la sua squadra rappresenta uno splendido problema di abbondanza?
Solo Franco Lerda in questo momento ha un giocatore dello spessore di Mariano Bogliacino, al quale ora bisogna trovare uno spazio in campo. Nella passata stagione il calciatore uruguaiano ha ricoperto spesso e volentieri anche il ruolo di seconda punta con ottimi risultati, il suo score di fine stagione parla di 30 presenze e 7 gol, niente male per un centrocampista.
Falsa partenza - L’infortunio e l’avvio in salita in questa stagione hanno obbligato il tecnico giallorosso ad inventarsi una soluzione tattica che dovesse fare a meno del talento sudamericano, ma il suo recupero e il gol realizzato dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo contro il Melfi hanno ricordato a tifosi ed addetti ai lavori il valore enorme di questo giocatore.
Il problema - E adesso cosa fare di Bogliacino? Non ha la corsa necessaria per giocare nel 4-3-3 come esterno al posto di Doumbia o Carrozza; c'è affollamento in mediana, adesso che hanno recuperato Salvi e Papini difficilmente Lerda deciderà di rinunciare al dinamismo, ai polmoni e alla qualità dei due giocatori, mentre resta la possibilità di fare il terzo da destra "anomalo" (lui che è un mancino puro), dove ora si sta disimpegnando Lepore.
Nuovo modulo? - E allora chissà se Lerda non sta valutando qualche idea di cambio di modulo, magari anche a partita in corso; un "Albero di Natale", il 4-3-2-1 di “berlusconiana” memoria che potrebbe permettere di mantenere invariati sia gli equilibri della squadra che sfruttare al meglio le qualità di un giocatore che durante la stagione con i suoi colpi potrebbe risultare determinante.
Tempo per pensarci - La pausa natalizia potrebbe rappresentare una ghiotta occasione per il tecnico per studiare e programmare nuove soluzioni, al fine di non disperdere il talento di Bogliacino e rendere sempre meno prevedibile e qualitativamente sempre più alto il gioco del nostro Lecce.
Commenti