News

CAMBIA TUTTO! L'IFAB riscrive le regole del calcio: mani e fuorigioco riformati per il prossimo campionato

Ecco le novità regolamentari che saranno introdotte nel regolamento ufficiale e che saranno assorbite da tutte le federazioni

LECCE - Sarà un nuovo VAR, quello che sarà in vigore dal prossimo campionato.

Per la Serie A 2020/2021 l'IFAB (l'International Football Association Board), che detiene le "chiavi" del calcio e del regolamento ufficiale del gioco a livello mondiale, ha previsto di riformare la punibilità di alcuni comportamenti in alcune situazioni di gioco.

In particolare cambierà ancora una volta l'applicabilità del fallo di mano. Al di sotto della spalla (altezza ascelle) tutto sarà mani, ad ogni contatto col pallone. Una semplificazione.

In occasione delle reti segnate, invece, se l'attaccante tocca il pallone con il braccio, anche involontariamente, segnando o favorendo la segnatura di una rete di un compagno, questa rete non sarà valida. Non sarà considerato fallo di mano, invece, se nell'occasione da rete non ci sarà immediatezza nel gol, ossia se dal presunto fallo di mano involontario passeranno alcuni secondi prima che l'azione si concretizzi.

Novità anche sul fuorigioco. Se un difensore tocca volontariamente il pallone con la mano o il braccio rimette in gioco l'attaccante che eventualmente riceve il pallone e l'azione può proseguire.

Infine, tra le modifiche "minori" apportate al regolamento la non cumulabilità dei cartellini gialli ai portieri che riceveranno, per esempio, un giallo durante i tempi regolamentari e un altro durante i tiri di rigore, nel caso delle competizioni europee o internazionali che prevedono il ricorso ai rigori.

Le nuove disposizioni saranno in vigore dal 1° giugno di quest'anno, ma le federazioni potranno continuare questi campionati sin qui sospesi per l'emergenza sanitaria legata al contagio dal coronavirus con il vecchio regolamento.

Commenti

LECCE, CI DEVI CREDERE COI NUMERI: hai la sesta coppia d'attacco della A
CIAO CIAO BARCELLONA? Dimissioni di massa, società nella bufera: il socio di DE PICCIOTTO rischia la presidenza