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ARRIVA SARRI E SPUTA VELENO: "vedremo il terreno di gioco di Lecce, terzo mondo come tutta la Serie A"

"Come a Roma non mi sembra d'altissimo livello, ci adatteremo": così il tecnico della Lazio prepara la trasferta nel Salento

ROMA - Maurizio Sarri punta il dito ancora una volta sulla qualità scadente dei terreni di gioco della Serie A e teme questa ripartenza dopo 50 giorni senza competizioni. L'avversario poi è il Lecce che con le ‘grandi’ ha sempre brillato.

Ecco i contenuti dell'intervista prepartita del tecnico biancoceleste prima della partenza della Lazio in direzione Salento, per il ritiro e la sfida di domani in campionato.

Ripartenza complicata per mezza Europa - “Per le big è stata una ripartenza difficile, perdono tutte, Liverpool, Paris Saint-Germain: hanno trovato squadre pronte, combattive e hanno perso. Dobbiamo stare attenti al Lecce, aggressivi e ordinati come sono, capaci di ripartire bene e di restare in partita tutte le volte che ha affrontato una cosiddetta ‘grande’ del campionato”.

Certezze e problemi - “Abbiamo elementi che ci assicureranno una prestazione importante, lo si capisce in allenamento, altri meno. Vedremo di fare il meglio. Il nostro limite sin qui è stata la poca continuità mentale, che poi incide sul fisico e dunque sui risultati”.

Mercato - “Non so se per noi è aperto, il Presidente è stato impegnato a lungo e ora è andato in vacanza. Non credo questa Lazio sia migliorabile, al massimo possiamo integrare qualcosa. Di certo se ogni giorno qui a Roma si parla del futuro di Milinkovic Savic e di Luis Alberto si lede l'armonia di tutti”.

Con la testa alla Spagna - “Luis Alberto continua a manifestarci la voglia di tornare in Spagna, ma nel frattempo è sempre rimasto con la testa giusta nel lavoro. Sino a quando ce lo abbiamo lo utilizziamo”.

Stop duro - “Stare senza competizioni 50 giorni è normale possa aver creato dei problemi, delle incognite. Stiamo lavorando per ridurre al minimo l'impatto di questo lungo stop”.

Immobile - “Ha risolto le sue problematiche fisiche in questa sosta. Non è al massimo, ma in crescita fisica sì”.

Terreni di gioco - “Non ho avuto modo ancora di verificare i presunti miglioramenti che sarebbero stati fatti in questi giorni al nostro stadio, ho un ‘report’ che devo ancora leggere, ma a cui darò il giusto peso solo dopo aver verificato personalmente. A Roma con il terreno di gioco siamo su livelli bassi. Quello di Lecce? Pure quello non sembra di altissimo livello dalle immagini della tv ma in Serie A me li aspetto tutti così. Siamo terzo mondo a livello strutturale”.

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