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BARONI, INIZIA IL VIAGGIO CON IL SOGNO IN TESTA: "con il nostro pubblico dietro affrontiamo l'Inter a testa alta"

Le parole del tecnico dei giallorossi alla vigilia di Lecce-Inter di domani

LECCE - La vigilia è di quelle importanti, un Lecce-Inter che segna il ritorno in A dei giallorossi e di Marco Baroni. Proprio il tecnico giallorosso ha parlato a poche ore dalla gara.

Ecco la sua intervista, qui in una ampia sintesi scritta, sotto nella video intervista integrale con tutti i temi.

Lo stato di salute della squadra - “Stiamo bene e affrontiamo una partita bellissima. Il nostro punto di forza sarà il pubblico, ne siamo consapevoli. Affrontiamo i più forti, una rosa di 18 elementi dello scorso anno, con tanti campioni e un sistema rodato. Noi invece siamo in costruzione, ma questo non deve essere un alibi. Per diventare squadra occorre tempo, noi dobbiamo bruciarli tutti questi tempi con una prestazione di corsa, applicazione e dedizione. Non possiamo sbagliare niente o saremo puniti”.

Capitano - “Vedremo… Voglio parlare con il ragazzo, domani vedrete direttamente allo stadio”.

La partita - “Non ci sono percentuali né per domani né per la lotta salvezza. Dobbiamo crederci e basta. Il mercato è ancora aperto, ma noi dobbiamo pensare a domani”.

Difensori centrali - “Cetin e Blin contro Lukaku e Martinez? Vedremo, non è detto, Cetin ha avuto una piccola distorsione alla caviglia in questi giorni, per rispettare la maledizione dei difensori centrali. Stiamo lavorando per recuperarlo. Chi giocherà ci metterà impegno e dedizione”.

Fisicità - “La squadra lavora molto sulla corsa, il divario va sopperito correndo tanto. Loro hanno fisicità, muscoli, noi dobbiamo mettere le nostre qualità per ridurre le distanze. Ho chiesto questo ai ragazzi”.

Attesa finita - “E' stata una estate lunga, ma ora si fa sul serio, si parte dopo tante partite e allenamenti. La A è complicata per le neopromosse, ma non mi piace essere uomo del ‘dire’, ma del ‘fare’. Preferisco crescere giorno dopo giorno con i miei ragazzi lavorando”.

Terreno - “Mi verrebbe una battuta: abbiamo messo delle trappole… Oltre questi scherzi il terreno di gioco ora è migliorato già rispetto alla Coppa Italia e tra quindici giorni al massimo sarà ancora meglio”.

Crescita veloce - “Il campionato non ci aspetta, dobbiamo crescere velocemente. Col Cittadella loro hanno corso, noi siamo andati in vantaggio e abbiamo commesso degli errori nonostante con quel gol di Strefezza che ci ha portato in vantaggio sembravamo usciti da una fase in cui avevamo difficoltà e che ci aveva visto cambiare dopo 20 minuti anche il centrale di riferimento, Dermaku”.

Alternative a Cetin - “Baschirotto o Gendrey? Sono delle ipotesi. Ci penseremo in questi due allenamenti, quello di stasera e domani mattina quando faremo l'ultimissimo incontro con i ragazzi anche sul campo, come sempre quando giochiamo di sera”.

Attacco - “Abbiamo soluzioni. C'è un calciatore arrivato da poco tempo e questo è un elemento di difficoltà, ci sono altri ragazzi che non hanno tutta la gara nelle gambe ed è un'altra valutazione da dover fare. Col Cittadella ho fatto dei cambi per preservare qualcuno anche per domani”.

Lotta salvezza - “Non chiedetemi delle altre, sarebbe uno spreco di energie pensare alle altre. La mia tensione è tutta per il Lecce e per la sua crescita”.

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