ACAYA - Altra partita a porte chiuse per il Lecce al risveglio dopo il 2-2 amaro con il Monopoli, ovviamente questa volta non per problematiche di ordine pubblico.

Di Francesco ha voluto rivedere in campo nuovamente i suoi questa volta contro la “Primavera” nella mattinata caldissima dell'Acaya Golf Club dove i giallorossi sono scesi in campo alle 11.30, nel momento di massima esposizione solare e dunque di massimo dispendio energetico.

Con il Monopoli nel 1° tempo si era visto anche qualcosa di discreto, i movimenti di Banda che avevano innescato Krstovic per il vantaggio immediato del Lecce, ma anche la difficoltà dello zambiano a trovare a porta anche solo davanti al portiere, fallendo clamorosamente il raddoppio.

Raddoppio che arrivava con un altro affondo di Banda per la testa di Coulibaly che serviva l'assist a Pierotti: diagonale secco e 2-0 momentaneo dell'argentino.

Quello del 2° tempo è invece un Lecce scadente con Falcone che si fa sorprendere su calcio d'angolo, respinge corto e si fa infilare da Longo per il 2-1.

Per i baresi sembra tutto finito quando Camarda si procura un rigore che lui stesso tira addosso al portiere del Monopoli, sprecandolo.

A 3 dalla fine arriva la “punizione” per un Lecce leggerino e distratto dietro: le marcature sono larghe o quasi inesistenti, Tirelli lanciato in diagonale batte Fruchtl.

In questa gara a porte chiuse per problemi di sicurezza Di Francesco ha mandato in campo questi uomini, col 4-3-3: Falcone (dal 17' s.t. Fruchtl); Kouassi (dal 26' s.t. Veiga), Gaspar, Tiago Gabriel, Gallo (dal 26' s.t. Ndaba); Coulibaly (dal 17' s.t. Kaba), Pierret (dal 17' s.t. Ramadani), Berisha (dal 17' s.t. Helgason); Pierotti (dal 17' s.t. Konan N'Dri), Krstovic (dal 1' s.t. Camarda), Banda (dal 1' s.t. Morente).

Hanno lavorato in differenziato in questi giorni, out rispetto al lavoro normale del resto del gruppo, Perez e Kovac.