Cronaca

FALSO ALLARME, LECCE IN SUBBUGLIO: "ha il coronavirus". Treno sequestrato per due ore

Notte agitata alla Stazione di Lecce, dove si è diffuso un allarme ingiustificato su un passeggero

LECCE - La psicosi da coronavirus ha raggiunto anche Lecce.

L'emergenza sanitaria scattata tra Veneto e Lombardia, con 20 contagiati ufficiali e una vittima certa del virus mortale che sta facendo migliaia di morti in Cina, ha avuto la sua appendice salentina, alla Stazione Ferroviaria di Lecce.

E' lì che il "Frecciargento" Roma-Lecce è stato bloccato per due ore, a portelloni chiusi e con tutti i passeggeri all'interno in attesa che si verificasse la consistenza dell'allarme lanciato da una ragazza.

La giovane aveva indicato un uomo che aveva riferito in viaggio di essere stato in Cina da qualche tempo: da qui l'allarme lanciato ai Carabinieri di Lecce, del tutto ingiustificato visto che il passeggero non ha mostrato nessun sintomo riconducibile al viruso e al suo rientro si era già presentato allo sbarco in aeroporto alle autorità italiane per i controlli di rito che sono stati voluti per arginare questa emergenza sanitaria.

L'unico risultato di questo falso allarme, dunque, è stata la paura che si è diffusa tra centinaia di passeggeri, lo spiegamento di forze sia dell'ordine che di soccorso e le due ore piene di ritardo sull'arrivo effettivo del treno dopo che i suoi passeggeri sono stati "liberati" dal blocco.

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