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VERGOGNA INFINITA, 600 ULTRAS RADONO AL SUOLO IL CENTRO DI NAPOLI. Il Governo: "la Germania paghi i danni". L'opposizione: "ora dimissioni degli inadeguati"

Una città a ferro e fuoco, una città distrutta dai vandali: giornata durissima per Napoli, devastata da 600 ultras tedeschi e atalantini

NAPOLI - Vergogna senza fine.

600 ultras dell'Eintracht Francoforte, con infiltrati decine di ultras della frangia più ostile del tifo dell'Atalanta, evidentemente gemellati con gli hooligans tedeschi, hanno messo a ferro e fuoco Napoli, vandalizzando per ore la città.

Al culmine degli scontri è stata incendiata anche un auto della Polizia, sono stati distrutti centinaia di arredi urbani, panchine, arredi di bar e ristoranti, vetrine, cassonetti dei rifiuti.

Gli ultras tedeschi e quelli atalantini hanno forzato il cordone di Polizia che li stava scortando dal centro della città verso lo stadio “Maradona”, venendo rapidamente a contatto con le forze dell'ordine, dando vita a una battaglia strada per strada, vicolo per vicolo.

Per Napoli una pagina buia, di devastazione, su cui il Governo Meloni ha chiesto di fare luce assicurando i criminali alla giustizia e presentando il conto dei danni al governo tedesco. Dalle opposizioni lo sdegno di PD e Movimento 5 Stelle che hanno chiesto le dimissioni di Questore e Prefetto di Napoli, rivelatisi del tutto inadeguati agli eventi per come si sono rivelati così delicati dal punto di vista della gestione dell'ordine pubblico.

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