Cronaca

Il CALCIO ITALIANO dice "NO" alla violenza sulle donne. Turetta rimette piede in Italia, LEGATO MANI E PIEDI, TRA 100 AGENTI

L'assassino di Giulia Cecchettin è stato estradato: ora è a disposizione della giustizia italiana

VENEZIA - Anche il calcio italiano onorerà in questo fine settimana la “Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne”.

Prima di ogni gara i calciatori e gli arbitri indosseranno una speciale t-shirt con un messaggio di speranza per il futuro.

Con questa iniziativa la Serie A ha rinnovato il suo impegno, alla 7° edizione della campagna di sensibilizzazione nazionale contro la violenza sulle donne.

Calciatori e arbitri scenderanno in campo anche con un “baffetto” di colore rosso tinto sul viso, il segno della lotta al femminicidio.

I capitani prima di ogni fischio d'inizio leggeranno insieme un messaggio destinato a sensibilizzare le coscienze degli italiani.

Intanto in questa giornata simbolica è stato estradato dalla Germania, protetto da quasi un centinaio di uomini delle forze dell'ordine, l'assassino di Giulia Cecchettin, l'ex fidanzato Filippo Turetta fuggito inutilmente in Germania dopo il brutale assassinio della sua ex ragazza. L'assassino della povera Giulia è atterrato all'Aeroporto di Venezia.

La durissima Polizia tedesca ha restituito Turetta all'Italia ammanettato mani e piedi, reso completamente inoffensivo, per far comprendere la pericolosità anche autolesionistica di questo giovane oramai completamente allo sbando. Ora è nelle mani della giustizia italiana, in un padiglione speciale fatto allestire in questi giorni del Carcere di Venezia, in maniera che non possa essere assolutamente avvicinato da nessuno e possa essere sorvegliato minuto dopo minuto, ogni giorno.

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