LECCE - La volta buona? Vedremo.

Di certo c'è che il Lecce è di nuovo sulle tracce di Mirko Carretta, nome di mercato degli ultimi 3 anni dell'estate giallorossa.

27 anni, esterno offensivo o trequartista, originario di Gallipoli, Carretta in questa stagione ha collezionato 40 presenze tra campionato, stagione regolare e play off, e coppe nazionali, con 8 reti e 8 assist.

Ogni estate si è parlato di lui, ma questa volta però Meluso pare fare sul serio, complice il complicato rapporto tra il calciatore e la piazza lucana, dove all'apice della crisi di risultati del Matera ha subito anche un'aggressione fisica da parte di alcuni sedicenti tifosi (CLICCA QUI SE VUOI RILEGGERE LA NOSTRA NEWS DEL 27 FEBBRAIO SCORSO).

Una storia lunga quella di Carretta al Lecce, che potrebbe concludersi nel migliore dei modi: a rivelarlo a SoloLecce.it è il Procuratore del calciatore Gerry Palomba, che abbiamo intervistato per voi.

Cronostoria - "Sono tre anni che il Lecce esprime il suo interesse verso il mio assistito, ma sono stati tre anni in cui dalle parole mai si è passati ai fatti. Il ragazzo non ha mai fatto misteri: la sua seconda casa è il Matera, la prima è Lecce".

Situazioni ambientali - "Mi auguro che il patron Columella, che ha sempre creduto nel ragazzo tanto da fargli un lungo contratto sino al giugno 2019, possa tenere in considerazione le mutate situazioni ambientali che ci sono attorno al mio assistito, che nonostante i gravi episodi di cronaca che l'hanno visto protagonista e vittima si è sempre comportato da professionista con la maglia del Matera. Ma è ovvio che certi episodi lasciano il segno e che la volontà di Mirko ora sia quella di avere stimoli nuovi in una piazza diversa da Matera. Abbiamo avuto dei contatti anche in Serie B, ma è chiaro che se ci fosse un'offerta concreta dal Lecce non ci sarebbe molto a cui pensare".

Ideale per Rizzo - "Carretta nel Salento ritroverebbe con piacere il tecnico Rizzo, che l'ha valorizzato alla guida del Matera, in Serie D, qualche stagione addietro. I due, insomma, si conoscono anche sul campo e questo non può che essere un fattore positivo in una eventuale trattativa".