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PENALIZZAZIONE, RETROCESSIONE, INIBIZIONI: Lazio a processo per i tamponi "nascosti". Ecco cosa rischia

La società biancoceleste nei guai: ecco cosa rischia

ROMA - La Lazio è in mezzo ai guai.

La Procura Federale della FIGC ha chiuso l'istruttoria disciplinare e ha deferito al Tribunale Federale Nazionale la Lazio, il suo Presidente Claudio Lotito e i medici Ivo Pulcini e Fabio Rodia, per violazione del protocollo sanitario firmato da Governo e FIGC all'inizio della pandemia da coronavirus.

La Lazio, secondo il Procuratore Federale Giuseppe Chinè, non avrebbe comunicato la positività di alcuni calciatori che invece sarebbero emerse all'esito dei tamponi effettuati lo scorso novembre, utilizzando comunque quei calciatori (FOTO SOPRA LOTITO CON IL CAPITANO IMMOBILE, PREMIATO PER LE SUE 100 RETI IN BIANCOCELESTE PRIMA DI LAZIO-LECCE DELLA STAGIONE SCORSA).

A rigore di Codice di Giustizia Sportiva la società biancoceleste rischia sino alla retrocessione in Serie B, ma ora la “palla" passa al processo sportivo, dove la Procura Federale può chiedere come detto dalla pena massima alla pena più mite, qualche mese di inibizione, o in mezzo anche qualche punto di penalizzazione).

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