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SINISA, LA NOTIZIA CHE CI FA PIU' MALE. Morto un uomo "grande", nato per la battaglia. La leucemia mieloide l'ha battuto

L'annuncio-shock nel pomeriggio: l'ex campione e tecnico serbo è morto a Roma

ROMA - Sinisa Mihajlovic se ne è andato da leone, battendosi sino alla fine.

L'ex campione di Stella Rossa, Sampdoria, Lazio e Inter, Campione d'Europa e del Mondo nel 1991, allenatore carismatico di Milan, Sampdoria, Fiorentina, Catania, Torino e Bologna è morto in ospedale a Roma dove è inesorabilmente evoluta la malattia con cui conviveva dall'estate 2019.

“La batterò giocando d'attacco”, aveva detto l'ex micidiale terzino sinistro serbo, poi il trapianto di midollo osseo al “Sant'Orsola” di Bologna, la ripresa, il ritorno in panchina, nuovi campanelli d'allarme e nuovi stop dalla guida tecnica del Bologna e pure l'esonero a inizio stagione.

La malattia di Mihajlovic era la terribile leucemia mieloide acuta, che si accanisce contro il midollo osseo soprattutto degli uomini, con una percentuale di morte entro i 5 anni dalla diagnosi dell'80%. Solo 20 pazienti su 100, infatti, superano 5 anni di vita, traguardo che non è riuscito neppure al combattente Mihajlovic.

Il Lecce con una nota e un ricordo toccante sui social ufficiali ha salutato il tecnico protagonista di tante battaglie da avversario al “Via del Mare”.

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