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ULTIM'ORA: presentata domanda di ripescaggio

1 milione e mezzo il costo dell'operazione

ROMA - 1 milione e mezzo di operazione, 1 milione e mezzo, di fatto, di atto di puro amore a totale carico della nuova società, perchè sulla fattibilità dell'effettivo ripescaggio il Lecce deve solo sperare, maledettamente sperare in un miracolo.

Eppure questa mattinata, per 1°, gli emissari della nuova società giallorossa si sono presentati presso gli uffici della Lega Calcio e della FIGC, per protocollare ufficialmente la richiesta di ammissione al campionato di Serie B corredata dall'assegno circolare a fondo perduto (beneficiaria la FederCalcio), di 1 milione di Euro, e l'ulteriore garanzia fidejussoria di 400mila Euro a integrazione della precedente valida per la Lega Pro.

Dicevamo della dubbia fattibilità dell'ipotesi di ripescaggio. Il comunicato della FIGC dello scorso 17 luglio ha stabilito, letteralmente, che "la sostituzione di società che non parteciperanno al campionato professionistico di loro competenza a seguito di decisioni degli organi di giustizia sportiva avverrà esclusivamente attraverso lo scorrimento della classifica". Insomma, se "affondano" in Lega Pro Catania e Teramo salgono in B Virtus Entella e Ascoli, ossia le danneggiate dal comportamento fraudolento delle retrocesse.

Il Lecce, insomma, deve sperare che il Brescia, o per vicende giudiziarie o per mancanza di fondi, rinunci al posto del Parma; per quel posto in cadetteria, infatti, si attinge alla graduatoria dove il Lecce è ora immediatamente dopo le "rondinelle".

Diverso il caso in cui il Catania stesso o altre squadre, per vicende economiche, dovessero fallire o essere radiate sempre per le loro beghe giudiziarie con il calcioscommesse. Anche lì, ritornerebbe in gioco il Lecce.

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