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CALCIOSCOMMESSE. Incredibile Lucarelli a RadioUno: "quando prendi mille Euro e neanche li vedi può succedere..."

In una intervista il capitano del Parma si sbilancia troppo: frasi da bar o da Procura Federale?

ROMA - Frasi da bar o da Procura Federale?

In ogni caso parole che lasciano allibiti, quelle del capitano del Parma Alessandro Lucarelli, che in un'intervista a "Radio Anch'io Sport" su RadioUno Rai ha parlato senza molti peli sulla lingua della realtà calcioscommesse in Italia che tormenta il calcio minore soprattutto dalla Serie C alla Serie D, dove insomma girano meno soldi o i problemi societari delle società si fanno sentire a fine mese, quando non arrivano gli stipendi (FOTO SOPRA DALL'ARCHIVIO DI SOLOLECCE.IT LUCARELLI CON LA MAGLIA DELLA REGGINA).

Parole che, di grazia, dovrebbero in automatico essere passate alla Procura Federale: è vero che Lucarelli dice cose scontate, se dette da due tifosi delusi davanti a una birra al bar, ma se queste cose inizia a pensarle anche un calciatore il calcio sta messo male davvero...

Chi si vende e in quali situazioni - "A Parma non ci sono le condizioni per cui un calciatore possa vendere la partita per fare soldi, ma purtroppo in altre squadre può succedere. Abbiamo assistito al fallimento di tante società, a penalizzazioni per stipendi non pagati e se un giocatore che guadagna mille Euro al mese neanche li prende può essere portato a fare qualcosa di illecito".

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