ESCLUSIVO: inchiesta di Polizia Postale e Procura, CENTINAIA DI BIGLIETTI in mano a pochi. ECCO IL TRUCCO
La "bomba" esplode quando siamo a metà della settimana più importante della stagione del tifo giallorosso
LECCE - Sono al lavoro gli agenti della Polizia Postale di Lecce e la Procura della Repubblica del Tribunale del capoluogo salentino, per risalire alle decine di utenti della piattaforma “VivaTicket” che all'apertura della prevendita libera di Lecce-Pordenone, con account raddoppiati o triplicati, dunque anche falsi o di parenti ignari, hanno acquistato decine di biglietti ciascuno per beffare il tetto limite dei biglietti da acquistare con un solo utente.
E' quanto emerge in queste ore, filtrando da fonti ufficiali vicine alla società giallorossa, ovviamente parte lesa di questa vicenda dai contorni assurdi.
Le hanno pensate davvero tutte, alcuni tifosi o peggio “speculatori” che stanno tenendo nella loro disponibilità centinaia di tagliandi per la partita che vale un campionato, o per utilizzo personale (saranno le indagini a chiarirlo, quindi per amici e parenti e non sarebbe un reato) o per poi piazzarli sul mercato “nero” nelle ultime ore pre-partita con la formula del cambio nominativo.
Nel frattempo, sostanzialmente, centinaia di biglietti sarebbero stati attribuiti a nominativi inesistenti, a nonne o nonni centenari, con date di nascita incongruenti, in attesa di trovare il tifoso sfegatato e disperato (senza biglietto) a cui rivendere il tagliando.
Sempre la Polizia Postale di Lecce e la Procura hanno ordinato a “VivaTicket”, parallelamente, l'annullamento di 220 biglietti di settore Ospiti acquistati in questi giorni dai tifosi del Lecce che si sono riversati su quel settore dopo aver trovato lo stadio tutto esaurito.
Anche per questo motivo la società giallorossa non ha potuto procedere ieri alla vendita dei biglietti del settore Ospiti, dopo un accordo che sarebbe già stato raggiunto con il Pordenone per la destinazione dei suoi tifosi, a causa dell'intervento di questa inchiesta.
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