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STICCHI DAMIANI E' NERISSIMO: "così ci fanno perdere la passione. Dalla SALA VAR hanno UCCISO LA NOSTRA FAVOLA"

Il Presidente del Lecce duro negli spogliatoi, dopo questo Lecce-Milan 2-2

11.11.2023 17:53

LECCE - Al termine di Lecce-Milan ha voluto incontrare i giornalisti il Presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani. Ecco le sue parole, un fiume in piena.

Difficile restare lucidi, ci provo - “Devo essere necessariamente lucido per essere qui con voi, per non dare alibi a nessuno, da quando sono Presidente trasferisco ai miei la cultura del rispetto, anche a costo di essere tacciato da parte della tifoseria di essere ‘morbido’ nel non gridare al complotto, nel non sbattere mai i pugni. Continuo su questa strada, anche se è dura, questa credibilità deve essere accompagnata e aiutata dai fatti. La 1°, la 2°, la 3° volta veniamo penalizzati, devo capire come fare a supportare ancora questo mio impegno nella direzione del rispetto delle regole e delle componenti”.

Episodio nel dettaglio - “Mi sembra chiaro, tutto molto chiaro: ci diranno che c'è stato un mezzo pestone, non me ne faccio nulla della lettura regolamentare, sono episodi questi che si verificano a decine in ogni partita. Andando a ritroso in ogni gol c'è un pestone di qualcuno, una strattonata per prendere posizione, un mettere il fisico per prendere il pallone”.

Piazza amareggiata, società amareggiata - “Questa società e questa terra vivono di passione. Noi lo facciamo per la gente, senza ritorni personali. Speriamo che questa passione sia in noi che nella gente non venga mai meno, queste sono giornate in cui si inizia a perdere anche quella. Di fronte a un episodio del genere, in un finale leggendario, con un gol da 40 metri bellissimo, davanti a un Milan che aveva battuto il Paris Saint-Germain, niente: è successo tutto davanti ai nostri occhi. Così si perde anche la passione. Facciamo calcio e andiamo allo stadio, come tifosi, per avere i due minuti di emozione, di adrenalina, di pazzia che ci ha dato Piccoli con quel gol, oggi ci hanno tolto queste emozioni”.

Spaccare il capello - “L'utilizzo della revisione dalla Sala VAR sta diventando diabolico, uno strumento che a volte spacca il capello, altre volte sorvola senza guardare niente. Se dobbiamo spaccare il capello dobbiamo farlo sempre. Non c'è stata una protesta, nulla, è davvero un gran peccato. A Roma si era dato un rigore per un tocco di mano con il polpastrello. Se dobbiamo spaccare il capello dobbiamo farlo sempre”.

Particolarmente arrabbiato - “A fine gara ero troppo arrabbiato, non ho bisogno di confrontarmi con Abisso, con nessuno. Ero molto arrabbiato. Questa sera l'intervento della Sala VAR ha ucciso la magia che si porta dentro questo sport”.

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