LECCE - Gli uomini della Polizia Scientifica della Questura di Lecce sono tornati in Via Pappacoda al quartiere San Pio a Lecce per eseguire accertamenti e prelievi all'interno dell'abitazione della 22enne francese trovata cadavere nella notte tra domenica e lunedì.

I tecnici specializzati delle forze dell'ordine, che avevano già sequestrato il cellulare e tutti i supporti informatici presenti in casa pur di scandagliare qualcosa sugli ultimi giorni di Julie, questo il nome della sfortunata giovane transalpina, hanno sequestrato anche il suo diario.

A quelle pagine la ragazza avrebbe potuto affidare giornalmente il suo dramma personale, lasciare indizi sull'autore del presunto stupro che sarebbe all'origine del gesto estremo di togliersi la vita maturato per la vergogna di andare avanti dopo la violenza subita.

Le forze dell'ordine hanno ristretto il campo delle frequentazioni indicate anche da amiche e compagne di corso della giovane attorno alla figura di uno studente brindisino pendolare che pure studia materie umanistiche a Lecce, come la sfortunata vittima di questo episodio di cronaca, nel Salento da settembre per un approfondimento di studi “Erasmus”.