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La SAMPDORIA della RINASCITA vuol ripartire da FALCONE: 48 ore decisive per il controriscatto, Lecce trema

Il nuovo Lecce 2023/2024 potrebbe avere anche il nodo del portiere titolare: la Sampdoria valuta l'operazione

GENOVA - Ci sono i debiti da pagare, è vero, le macerie della gestione Ferrero, ma puntare su Wladimiro Falcone a 4 milioni e mezzo può rappresentare un'assicurazione su una plusvalenza da realizzare anche in questa stessa estate, quando sarà chiaro il futuro di Audero, l'altro portiere titolare che la Sampdoria ha già di proprietà, conteso da Lazio, Fiorentina e estero.

Intanto Falcone si rilassa in vacanza, a Ibiza con un gruppo di giallorossi e le relative compagne, e si concede a questa intervista.

Stagione - “Ci davano tutti per spacciati ma siamo stati a lungo la rivelazione del campionato. Ci è mancata l'esperienza giusta per chiudere la partita in grande anticipo, tanti di noi erano alle prime gare di A. Alla fine la voglia e lo spirito di gruppo ci ha salvato”.

Bilancio - “Per me è stato un anno positivo, ho giocato tutte le partite al mio primo anno da titolare in A e credo di aver dato il mio contributo. Poi, ciliegina sulla torta, è arrivata pure la Nazionale. 3 le parate più belle: su Okereke con la Cremonese in casa, su Muriel a Bergamo e a Monza sul rigore di Gytkjaer che di fatto ci ha regalato la salvezza”.

Calo - “Ora possiamo dirlo, probabilmente dopo Bergamo ci siamo sentiti già mezzi salvi, ci siamo accontentati troppo nelle gare successive e abbiamo pagato”.

Riferimenti - “Sicuramente Buffon, il più forte della storia. Poi Courtois da cui ho cercato sempre di rubare qualcosa nei video”.

Futuro - “A Genova ci stanno lavorando, a Lecce sto benissimo. Diciamo che posso godermi le vacanze perché in ogni caso sarà fatto il meglio”.

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