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Su SoloLecce.it. LE PAGELLE POCO SERIE. Non prendetele sul serio

Tornano le nostre "freddure" sulla prestazione dei giallorossi: da non perdere

LECCE - Anche per questo turno di campionato ecco le pagelle poco serie di SoloLecce.it. Da non perdere, ma anche da prendere non troppo sul serio…, mi raccomando!

FALCONE - Una bellissima parata a fine primo tempo che tiene il Lecce in linea di galleggiamento quando già inizia a mancare l'ossigeno, ma pure l'errata valutazione sul colpo di genio di Leao che riapre la partita. Non si può sottovalutare la capacità del portoghese di trovare la giocata da fermo, fa parte del suo repertorio, non è una trovata del momento. Si poteva e si doveva fare meglio. VOTO 6.

GENDREY - La miglior prestazione stagionale condita dal mancato 3-0 che avrebbe ammazzato il “diavolo” e pure un toro. Peccato, fa davvero un'impresa: più facile segnare che sbagliare. VOTO 6.5.

BASCHIROTTO - A un certo punto Diaz gli va a sbattere contro e quando si rialza barcolla come avesse preso un tir. Episodio divertentissimo e che ci ha messo ancora più voglia di premiare questo ragazzo. Metti che gli girano le scatole per una brutta pagella non avremmo scampo… E' ovunque, ramazza via tutti i palloni, dal centro si sposta a destra, a sinistra e in avanti. Partita totale. E' il migliore in campo. VOTO 8.

UMTITI - Lascia a Giroud solo i duelli inutili, quelli che non servono a farlo segnare. Gli deve qualche centimetro di differenza dunque è ovvia una sofferenza ad alta quota. A terra, invece, non c'è scampo per nessuno. Ferma il recordman di gol della Francia in 96 anni di storia dei Mondiali con la stessa facilità con cui si ordina un “Crodino” al bar. Re di Francia. VOTO 7.5.

PEZZELLA - Anche lui trova la miglior versione stagionale. Bravo Baroni a intuire la serata giusta dell'ex Parma e Atalanta. Lavoro oscuro sulla fascia, tante coperture, tante diagonali. VOTO 6.5.

GALLO - Quando prende in giro Calabria con un tunnel e sfiora il 3-1 ti fa stropicciare gli occhi. Ingresso di grande impatto. VOTO 6.5.

BLIN - Il “Via del Mare” per la 1° volta chiama il suo nome al gol che toglie il freno alla partita ed è giusto che sia così, almeno simbolicamente. Theo Hernandez se la fa sotto al suo arrivo e se la butta in porta, gli altri rossoneri capiscono l'antifona e gli stanno alla larga. A volte il Milan con la manovra fa il giro largo dalla San Cataldo-Frigole pur di non incrociarlo. Cagnaccio rompiscatole. VOTO 8.

HJULMAND - Disegna l'assist per Baschirotto, la sua 2° pennellata stagionale da bonus per il “Fantacalcio”, poi si diletta a spazzolare via palloni da 5° difensore aggiunto, quello delle situazioni disperate. Le chiude tutte a suo favore. VOTO 8.

GONZALEZ - Crollo di prestazione nella ripresa, sino al cambio, ma nel 1° tempo aveva insegnato calcio al centrocampo del Milan, massacrando tutti. La luce del talento lo precede… VOTO 7.

MALEH - Entra, si prende un giallo e perde troppi duelli. VOTO 5.

STREFEZZA - Eccone un altro che tira fuori un 1° tempo ai confini della realtà. Contiene e amministra le energie nella ripresa. I compiti tattici dicono che è lui il primo argine su Leao, ma il portoghese gli scappa una volta sola e segna. VOTO 7.

OUDIN - Entra per mettere un altro po' di vini francesi attorno alla tavolata. S.V.

COLOMBO - Si va a prendere palloni ovunque, anche lateralmente, dando segnali di comprensione sempre maggiore del ruolo di “re della foresta”, alla Coda. La strada per diventare punta centrale è ancora lunga, ma la buona volontà c'è tutta. E non solo, anche le qualità. VOTO 6.5.

PERSSON - Esordio in A col “botto”, nel senso che arriva proprio contro il Milan Campione d'Italia. Qualche movimento interessante. VOTO 6.

DI FRANCESCO - Durassero 90 minuti le sue partite sarebbe da squadra di vertice del campionato. Parte come una “FrecciaRossa”, finisce senza gasolio su un binario morto, ciucco di fatica. A tratti offre l'impressione di essere imprendibile, a meno ché non lo affronti armato di pistola. VOTO 7.5.

BANDA - Frizzante il giusto, aiuta la squadra nel finale. VOTO 6.

BARONI - Disegna 45 minuti di Lecce da almanacco, da mettere negli archivi più belli dei 17 anni di Serie A giallorossa. Non riesce ad evitare il “cagotto” ai suoi che rientrano nel 2° tempo impauriti e timorosi. Il finale in crescendo mette ancor più rabbia: non c'è stato nessun crollo fisico-atletico, la mezzora negativa del 2° tempo è tutta paura, è tutta testa. Noi ne siamo convinti. Resta una bellissima mezza impresa. Ed è tutto merito suo… VOTO 7.5.

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