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LUCIONI, ORGOGLIO DI CAPITANO: "sappiamo tutto, la trasferta di Reggio Calabria non sarà una passeggiata"

Le parole del capitano nel mezzo di questa settimana di allenamenti che porterà a Reggina-Lecce

LECCE - L'ora dei “duri”, l'ora del capitano.

In Sala Stampa oggi si è presentato davanti ai microfoni (sotto la video-intervista nel formato integrale) il capitano del Lecce Fabio Lucioni. Ecco i temi oggetto della sua intervista.

Mentalità da capolista - “Ora più di ieri tutti ci aspetteranno con il coltello tra i denti, siamo l'avversario che tutti vogliono battere. E' la prima chiave di volta che ci dobbiamo mettere in testa se vogliamo restare in questa posizione a fine stagione. Dovunque andremo da qui alla fine non troveremo tappeti rossi”.

Annata scorsa d'insegnamento - “L'esperienza ci può essere utile, certo, anche se l'equilibrio di quest'anno è ulteriore rispetto a quello dell'anno scorso. Servirà avere la testa giusta per portare a casa ogni singolo risultato. Se diamo per scontato qualcosa è finita”.

Differenze - “Questo gruppo dimostra di vivere ogni partita come fosse l'ultima. La prospettiva è pensare che non ci sia un domani, che sia sempre un dentro o fuori. Abbiamo fatto passi in avanti enormi dall'inizio della stagione ad ora, così come in difesa ovunque, in ogni settore del terreno di gioco”.

Reggina - “La Curva Nord ci ha chiesto 4 vittorie, prima della SPAL ne aveva chieste 5. Dobbiamo accontentarli, è uno stimolo sentirli. Lunedì abbiamo una partita che è una pietra fondamentale sul nostro cammino, in casa di un avversario forte e in un ambiente ostico. Sappiamo già tutto, di quelli che sono i rapporti tra le tifoserie, dei gemellaggi e della voglia di rivalsa della Reggina sul mister. Andremo a Reggio Calabria preparati e convinti che non sarà una passeggiata: lo sappiamo. Poi al Pisa penseremo dopo, consapevoli che avremo 30mila spettatori alle spalle”.

Spirito da capitano - “Sono un capitano rompiscatole, già da ieri tenevo alta l'attenzione in gruppo perchè già ci siamo allenati facoltativamente in alcuni gruppi. Sono qui per spronare tutti i giovani e guardo a Benzema come esempio, uno che rincorre tutti nonostante l'età. Avere giocatori così, di riferimento per tutti e io spero di esserlo, è di aiuto soprattutto ai giovani per crescere”.

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