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IL SARRI DELLE SORPRESE IN SALA STAMPA: "io come la Curva Nord del Lecce dico 'NO' a questo calcio moderno"

Le parole del tecnico dei laziali, ingeneroso con i suoi: "2° tempo difensivamente ridicolo e complessivamente inaccettabile per un allenatore"

LECCE - Il calice è amaro, soprattutto perché questa Lazio “non cresce mai”.

E' quasi una resa quella di Maurizio Sarri, per lui Lecce resta stregata. Ecco le sue parole a commento di questo 2-1 in rimonta dei giallorossi al “Via del Mare”.

Ridicoli - “Abbiamo fatto un 2° tempo scadente e la conseguenza sono i loro gol. Hanno giocato solo loro, siamo stati poi ridicoli nella fase difensiva. Una ripresa di gara così è difficilmente accettabile da un allenatore. Molto male, dopo un 1° tempo appena accettabile. Ho paura che si tratti di un pizzico di superficialità di squadra, dobbiamo lottare contro questo fantasma: non riusciamo a crescere mai”.

A rotoli e il calciomercato aperto non aiuta - “La squadra a un certo punto ha smesso di difendere da squadra, secondo meccanismi che conosce e quando le cose si mettono così è facile che vadano a rotoli in pochi minuti. Non voglio alibi perché serve la prestazione ogni volta, in ogni situazione, freddo, caldo, problemi a casa o erba alta, non ci sono alibi, ma ho visto uno striscione della Curva Nord contro il calcio attuale e mi rispecchio in quei ragazzi. Il mercato prima durava un mese d'estate e 10 giorni a novembre, eppure le squadre si facevano. Ora tutto è in mano a procuratori e personaggi che tengono le fila del calcio per 3 mesi, mentre si gioca! Poi ci si meraviglia di alcune dinamiche quando accadono… E' un problema di calcio moderno”.

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