LECCE - Al lavoro per difendere gli interessi del calcio e la sua integrità, anche nella dura battaglia con la pirateria c'è anche l'azionista e dirigente del Lecce Alessandro Adamo, componente della Commissione Tecnica per i Diritti Audiovisivi della Lega di Serie A.

In queste settimane Adamo sta mettendo a punto il nuovo bando per l'assegnazione dei diritti televisivi, con un occhio alla tutela dell'originalità del prodotto calcio dal male della pirateria. Ecco il punto della situazione sul lavoro milanese del dirigente giallorosso.

Verso il futuro del prodotto calcio, parla Adamo - “L'obiettivo è quello di duplicare o almeno replicare quanto ottenuto nel triennio precedente (oltre 900 milioni di Euro). Ma ci sono dei rischi, perché DAZN ha perso l'operatore TIM e vedremo se riuscirà a restare competitivo. L'auspicio è che ci siano altri network in grado di affacciarsi sul mercato dei nostri diritti televisivi come Amazon, Netflix, ad esempio. La speranza è quella di ottenere finanziamenti importanti da fondi europei e internazionali che hanno già proposto di acquisire una percentuale importante, finanziando così anche il sistema calcio e i club che hanno bisogno di importanti risorse in questa fase. Non tutti i club, però, sono favorevoli a questa opzione, c'è il timore che questi fondi possano operare in via speculativa, finalizzando il loro operato solo in vista di plusvalenze per i loro investitori. Ci sarà anche da lavorare sul fronte pirateria, un male per l'economia del nostro calcio. L'Italia è il paese europeo con il più alto tasso di pirateria che ci fa perdere oltre un miliardo di Euro di risorse all'anno. In questo senso il Parlamento è al lavoro per approvare una norma che tecnicamente consenta di far cadere entro 30 minuti il segnale televisivo di chi viola i copyright di un evento sportivo”.