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SPEZIALE E' LIBERO! Da LECCE a PALERMO striscioni per il caso giudiziario dell'ultras catanese

L'ultras catanese è tornato in libertà dopo aver scontato la pena: ecco da Catania a Lecce a Palermo cosa è successo in queste ore

CATANIA - "Un abuso senza precedente. Oggi libero, da sempre innocente".

E' l'enorme striscione che ha accolto a casa al quartiere San Cristofaro di Catania il ritorno alla libertà di Antonino Speziale, il giovane catanese che oggi ha saldato il suo debito con la giustizia, dopo otto anni e otto mesi di carcere nel penitenziario di Messina per l'omicidio dell'Ispettore Capo di Polizia Filippo Raciti, morto durante gli scontri del derby Catania-Palermo del febbraio 2007.

Speziale, all'epoca 17ene, secondo la sentenza definitiva ha colpito il poliziotto con un sottolavello strappato dalle mura dei bagni del "Cibali" di Catania, procurandogli delle lesioni mortali.

Nella serata di ieri, mentre il Lecce si apprestava a scendere in campo allo stadio "Arechi" di Salerno anche gli Ultrà Lecce, come decine e decine di gruppi ultras italiani, hanno salutato il ritorno alla libertà di Speziale (FOTO SOPRA).

Anche gli ultras del Palermo, rivali storici dei catanesi, hanno esposto uno striscione su un cavalcavia cittadino, con scritto "La libertà non ha rivalità. Bentornato Speziale", firmato dagli ultras della Curva Sud rosanero (FOTO SOTTO).

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