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Ezio Rossi ai tifosi: "il 20 luglio tutti allo stadio. Emozioniamoci insieme"

L'ex centrale difensivo arrivò a causa della morte di Lorusso e Pezzella

LECCE - Ezio Rossi ha vestito la maglia del Lecce dal dicembre del 1983 sino al giugno del 1985, rivelandosi una pedina fondamentale della magica squadra che regalò la 1° promozione in Serie A alla città barocca. Centrale difensivo, una vera e propria roccia, dalle sue parti per passare erano problemi veri. Un ricordo fantastico per i tifosi giallorossi, che grazie alle celebrazioni del trentennale tornerà vivo lunedì 20 al "Via del Mare", alle 20.30, quando i protagonisti di quella promozione disputeranno un'amichevole contro una formazione "All Stars".

Ricordo immediato - "Lecce rappresenta per me la mia 1° volta, nel senso che per la 1° volta mi sono allontanato dalla mia Torino per iniziare il mio percorso da calciatore. A quei tempi andare via da casa a 20 anni non era facile, neppure se eri un calciatore, si cercava di giocare sempre in zona, ora 30 anni dopo anche i ragazzini giovanissimi volano da una parte all'altra del Paese per giocare, ma prima non era così. Fu dunque una scelta importante, che mi ha fatto diventare uomo. Lecce, sì, proprio Lecce mi ha fatto diventare uomo".

Il campo - "Arrivai immediatamente dopo la morte di Lorusso e Pezzella, io e Vanoli fummo gli acquisti concessi a Lecce in dicembre in deroga sul mercato già chiuso, proprio per la morte di quelle bandiere. Tutto il gruppo ebbe uno scatto d'orgoglio per vincere ogni partita per loro. Fu un anno e mezzo fantastico, in cui il Presidente Iurlano venne anche aspramente contestato nell'estate dell'84 per non aver rinforzato la squadra che poi invece avrebbe vinto il campionato entrando nella storia, andando in A. Ebbimo ragione noi...".

Pochi gol, ma buoni - "Ricordo quel gol che ci ha permesso di rimontare da 0-2 a 2-2 al Campobasso (VIDEO SOTTO), un risultato enormemente importante per restare agganciati alla zona promozione. Ma non posso certo dimenticare il mio 1° gol con la maglia giallorossa, nel febbraio 2004 con l'Empoli in casa. Non ero abituato a segnare e non avevo esultanze particolari, caddi a terra emozionato a guardare da terra lo stadio in festa, con tutti i compagni addosso".

Il trentennale - "Lunedì sarò a Lecce per ricordare la promozione in A e per ricordare il grande Presidente Franco Iurlano, che fu artefice di quel miracolo sportivo. Sarà bello rivedere i miei compagni di squadra, qualcuno non lo vedo da 30 anni. Speriamo che il tempo e l'età non ci abbiano cambiato tanto. Invito i leccesi a venire a salutarci, per rivivere in una sera tante emozioni". (CLICCA QUI PER INFO-BIGLIETTI).

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