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RAMADANI SVELA: "a fine 1° tempo D'Aversa ci ha aperto gli occhi. Non eravamo noi quelli stanchi dalle coppe europee..."

Le parole del centrocampista albanese giallorosso che torna anche sull'eredità del ruolo di Hjulmand

FIRENZE - Nella “pancia” della Sala Stampa del “Franchi” ha parlato ai giornalisti anche il centrocampista giallorosso Ylber Ramadani. Ecco le sue parole.

Male in approccio - “Abbiamo iniziato male, preso gol subito, dato entusiasmo all'avversario. Durante l'intervallo abbiamo ragionato un po' sui nostri errori, il mister è stato molto chiaro, siamo migliorati nettamente. Del resto se c'era qualche elemento che doveva essere stanco andava cercato tra gli avversari che avevano giocato giovedì. Nel 1° tempo invece quelli che avevano giocato al giovedì sembravamo noi”.

Gestione di Arthur - “Nel 1° tempo ho cercato di fermarlo a uomo, nella ripresa l'ha preso Rafia e la situazione è cambiata, io mi sono occupato di Bonaventura, facendo meglio”.

L'uomo del dopo-Hjulmand - “Come mi sento nel prende il suo posto? Nel calcio ci sono responsabilità da prendere tutti i giorni. Lui è stato importante ed è stato capitano del Lecce, ma sono venuto qui per lasciare lo stesso segno. Devo fare meglio per contribuire alla salvezza, in questa Serie A il livello non è quello del calcio scozzese. Mi aiuta l'essere un calciatore della Nazionale, dove spesso a livello internazionale mi confronto con grandi livelli di calcio, dunque sto cercando di essere sempre più vicino a quei livelli”.

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