FELICITA' STREFEZZA: "la panchina non piace a nessuno, sono contento di aver determinato la partita"
Le parole dell'italo-brasiliano del Lecce, tornato cecchino infallibile su rigore dopo qualche passaggio a vuoto dagli undici metri
LECCE - Dopo qualche passaggio a vuoto dagli undici metri è tornato cecchino anche su rigore.
Parliamo di Gabriel Strefezza che si è presentato ai giornalisti in Sala Stampa dopo il 2-0 del Lecce sulla Salernitana che porta anche la sua firma, decisiva a mettere in “ghiaccio” il risultato. Ecco le sue parole.
Rigore diverso dal solito - “Ho aspettato sino alla fine, poi ho calciato forte. La rete la dedico alla mia famiglia, in Tribuna Centrale c'erano tutti, anche le mie bimbe. Voglio portare in alto questa piazza, voglio segnare tanto quest'anno”.
Forza del gruppo - “Ci sono stati tanti cambiamenti ma non nello spirito. E' arrivata gente che ha voglia, che rema tutta nella stessa direzione e stiamo andando forte. L'entusiasmo del gruppo è decisivo, poi è bello vincere perché il pubblico in questo clima di euforia ci offre davvero una spinta enorme”.
Montarsi la testa - “Guai! Il mister ha ragione, testa bassa e pensare all'obiettivo. Partire dalla panchina è stato difficile per me, inutile negarlo ci tengo a giocare mica a non giocare, ma il mister se fa una scelta lo fa per farci vincere. Sono rimasto concentrato e ho fatto gol quando sono entrato, quindi sono felicissimo”.
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