Cronaca

E' IL CAOS: rubate le chiavi per generare milioni di "GREEN PASS" falsi ma autentici. Si scatena la vendita su internet

Telegram e altri social network "invasi" dai "Green Pass" contraffatti ma autentici: ecco come nsacono

ROMA - E' allarme in tutta Europa: da ieri hanno iniziato a circolare on line, su Telegram e su gruppi specializzati, i primi “Green Pass” completamente autentici e capaci di passare ogni tipo di controllo, ma assolutamente falsi, creati rubando le componenti dell'algoritmo asimmetrico che genera il documento valido.

Il primo esperimento dei “ladri” di “Green Pass” è stato fatto su un nome di fantasia, attribuendo un certificato ad Adolf Hitler, con tutti i dati anagrafici completi, ovviamente falsi visto il caso del dittatore della Germania Nazista morto da oltre settant'anni.

Tutte le app di verifica del “Green Pass” hanno passato la certificazione, compresa l'italiana “Verifica C19”, quella utilizzata all'interno di ristoranti, cinema, teatri, stadi, ovunque è richiesta l'esibizione del “Green Pass”.

Alla base della truffa, ora diventata incontrollata in tutta Europa, il furto delle chiavi private degli enti che rilasciano i “Green Pass” da parte di esperti pirati informatici che così sono riusciti a generare potenzialmente milioni di combinazioni di codice “QR” che baciano alla perfezione quello dell'ente controllante al momento in cui viene “sparato” sul dispositivo per la verifica.

In questo modo l'esibizione di un “Green Pass” del tutto falso risulta autentica alla prova di qualunque riscontro.

Sui principali social network e soprattutto in centinaia di gruppi Telegram segreti è iniziata la vendita in nero di migliaia di attestazioni, create precisamente con i dati di chi li acquista. Un vero e proprio allarme per l'Europa.

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