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Su SoloLecce.it. LE PAGELLE POCO SERIE. Non prendetele sul serio

Tornano le nostre "freddure" sulla prestazione dei giallorossi: da non perdere

FROSINONE - Anche per questo turno di campionato ecco le pagelle poco serie di SoloLecce.it. Da non perdere, ma anche da non prendere troppo sul serio…, mi raccomando!

GABRIEL - Se non ci pensasse qualche compagno di squadra a tenergli vivo il pomeriggio potrebbe trascorrerlo in pantofole. Reattivo nelle uscite, pronto sui tiri comodi. Ordinaria amministrazione. VOTO 6.

GENDREY - Per perdere un duello fisico probabilmente dovrà essere accoltellato. Dimostrazione costante di superiorità su qualunque avversario. Che gioiello! Dominante. Nel finale non cala lui, è Grosso che non sa più che pesci prendere e gliene piazza tre ammassati sulla sua corsia. VOTO 7.5.

CALABRESI - Questa volta entra loffio, si fa imbucare un paio di volte. Male. VOTO 5.5.

LUCIONI - Muraglia cinese con Dermaku. Sbavature zero. VOTO 7.5

DERMAKU - Meno scenografico del compagno e capitano, ma ugualmente redditizio. VOTO 7.

BARRECA - Cresce dopo un primo tempo di contenimento. E' comunque suo l'assist per Gargiulo anche nella prima frazione di gioco. VOTO 6.5.

MAJER - Confusionario, arruffone, casinista. VOTO 5.

BJORKENGREN - Un tempo per dare equilibrio al centrocampo del Lecce. VOTO 6.

HJULMAND - Soffre molto la marcatura “dedicata” che gli ha riservato Grosso che prova e riesce a inaridirlo sin da subito. Il giallo non lo aiuta a venirne fuori, cosa che comunque fa puntualmente nel secondo tempo, iniziando a dare lezioni di calcio puro. VOTO 7.

GARGIULO - Una traversa, un assist per Coda che è un cioccolatino da scartare e tante battaglie. VOTO 7.

BLIN - Dieci minuti di un buon apporto per la causa. S.V.

STREFEZZA - Poco tutto: poche idee, poca corsa. Strano. Si mette a dare una mano dietro e questo lo fa molto bene. Per lui e Di Mariano la sufficienza è solo per questo. VOTO 6.

RODRIGUEZ DELGADO - L'assist ritardato per Di Mariano resta una brutta macchia: correva il minuto 90' + 2', l'obiettivo di squadra è precedente alla soddisfazione personale. Peccato, perchè non aveva demeritato sfiorando anche un angolino sul primo palo, toccando l'esterno della rete in girata. VOTO 5.

OLIVIERI - La protezione del pallone non è quella di Coda, lo stacco aereo sulle seconde palle non è quello di Coda, la “velenosità” sotto porta non è quella di Coda. Insomma, non è Coda. VOTO 5.

CODA - Entra e fa capire che per essere Coda devi essere Coda. Pericolo costante, sfiora il gol che non arriva solo per una prodezza di Ravaglia. VOTO 6.5.

DI MARIANO - Quando riesce a stare in piedi fa poco o nulla, il resto sono molti duelli fisici su cui reclama troppe volte punizioni che non ci stanno. Dietro in aiuto difensivo offre il meglio della prestazione. VOTO 6.

BARONI - Il suo Lecce è oramai in via completa di “baronizzazione”. Solido, compatto, in grado di aiutarsi sempre e sempre capace di venire fuori anche dalle difficoltà più elevate, come risalire la corrente di un primo tempo controvento. Meriterebbe di vincerla perchè dipinge un ennesimo quadro tattico, di studio della gara e applicazione vicinissimo alla perfezione. Lo fa sullo sfondo di una partita approcciata con alcune problematiche di organico rimaneggiato e nella “tana” della squadra più in forma del campionato (e si vede). Scusate se è poco. La polemica da bar su chi sia il vice-Coda tra Rodriguez Delgado e Olivieri non ci appassiona: lui li allena, lui verifica anche il grado di impegno giornaliero dei singoli… VOTO 7.5.

Commenti

BARONI CON L'AMARO IN BOCCA: "bene, ma quei due palloni di Rodriguez Delgado..."
ONESTA' GROSSO: "non ci siamo solo noi. Fatto il massimo, Lecce già quasi da A l'anno scorso..."