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Analisi tattica: difesa quasi perfetta - Miccoli e l'attacco assenti!

La nostra "chiave" tattica


LECCE - L'assenza di Moscardelli ha creato non pochi problemi al tecnico Bollini, che per la sfida con la Salernitana "inventa" una soluzione nuova, probabilmente voluta per valorizzare le capacità tecniche di Fabrizio Miccoli.

Modulo - Pertanto i giallorossi sono scesi in campo apparentemente con il consueto 4-3-3, che in fase di non possesso del pallone si è trasformato in un copertissimo 4-5-1, con Gustavo e Lepore costretti ad abbassarsi tanto per coprire Miccoli, staccato sempre in avanti e con meno raggio d'azione in copertura.

Fase offensiva - Non potendo fare affidamento sulle sponde del "Mosca" i giallorossi hanno provato a sfruttare le doti tecniche dei palleggiatori con un dispendioso e costante fraseggio palla a terra (di buono nasce la traversa di Gustavo), che alla fine però finirà per imbrigliarsi nel pacchetto arretrato della Salernitana, che ha sempre tutto il tempo per mettersi a difesa schierata mentre il Lecce avanza passaggio dopo passaggio. Nella ripresa, sotto nel punteggio, Bollini cambia tutto in avanti: fuori Miccoli e Lepore (doppia decisione discutibile), dentro gli evanescenti Herrera (soprattutto) e Embalo (un pò più pericoloso, ma sempre in grado di perdersi al momento decisivo delle azioni, del resto diversamente si chiamerebbe Cuadrado). Il finale sembra un pò "improvvisato", tatticamente, con Doumbia (dentro per Papini) che fa la punta centrale, segno evidente della scarsa profondità di una rosa di mezze punte.

Fase difensiva - Non ha mai rischiato nulla, grazie all'assetto iper-difensivo di una squadra che ha pensato più che a costruire a intasare gli spazi. Frequente una "gabbia" di 4 elementi che si muove come un quadrato attorno al portatore di palla. Il gol subito è un errore isolato e dei singoli, su palla inattiva, non nasce come frutto di problemi tattici o di interpretazione.

Miccoli - Totalmente fuori dal gioco, Fabrizio - dispiace dirlo - non è mai stato in partita. Si fa notare per le tante proteste al direttore di gara, una plateale, quando recrimina un rigore nel 1° tempo e poi prosegue la sua protesta all'arbitro cercando di interrompere la ripartenza avversaria. Esce dal campo visibilmente insoddisfatto, almeno quanto i tifosi. Ad oggi, per struttura e ruolo, Moscardelli resta senza alternative. L'avevamo detto a gennaio, quando sul mercato il DS Tesoro si dilettava ad acquistare mezze punte e cursori di fascia a doppioni.

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