
ALTRO CHE NOSTRE "BUFALE"! Falcone, tutta la verità sull'estate e sul Torino: "vi racconto tutto"
Le parole del portiere del Lecce al termine di questa estate che è partita con un piede fuori dal progetto Lecce ed è finita da capitano giallorosso
LECCE - Altro che scontento. Entusiasta di restare a Lecce e onorato della fascia di capitano.
Wladimiro Falcone tesse le lodi della società giallorossa, l'unica a portarlo stabilmente nel calcio di A e dargli una porta da titolare, e promette una annata con l'onore e il prestigio di quel simbolo al braccio.
Ecco le sue parole in questa intervista che ripercorre anche i temi del mercato estivo.
Gioia - “Ora scherzando un po' posso dire di sentirmi davvero un numero uno. Per me significa davvero tanto, sento di rappresentare un popolo, un territorio. L'ho detto al Presidente accettando la fascia, per me è un onore, sono legato a questa società, a questi colori, a questa terra. Rappresentare il Lecce con la fascia al braccio è un grande onore, è una bella responsabilità”.
Mercato, i retroscena estivi - “Sì, c'è stata una trattativa con il Torino ed era una buona occasione, un interesse reale, poi hanno deciso diversamente per il portiere e non c'è stata mai la certezza concreta che andassi via. Non posso fare altro che ringraziare il Lecce che è stata in tutta la mia vita l'unica società che ha creduto in me in A, quindi non posso fare altro che essere felice di essere rimasto qui”.
Con la testa giusta - “Non è certamente come qualcuno andava immaginando in giro, che non sarei rimasto a Lecce con la testa giusta. Spero tra Juve Stabia e Genoa di aver già mostrato che con la testa sono al 100% su questa stagione. Poi farò degli errori, fanno parte di me e del ruolo delicato del portiere, quando sbagliamo noi prendiamo gol, ma la testa è sul Lecce e basta, dei colori che mi hanno dato la possibilità di fare la A con continuità”.
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